Facciamo finta che abbiate vinto un paio di importanti tornei di poker, o che siate reduci da un periodo molto proficuo al cash game. In questi casi spesso ci si affretta a ipotizzare passaggi al professionismo, ma prima bisognerebbe fermarsi e domandarsi se si hanno davvero i requisiti per diventare un poker pro.
Per tutti quelli che fossero attraversati da questi dubbi, ecco un valido aiuto da parte di Juha Helppi, esperto e granitico giocatore finlandese, professionista sulla breccia ormai da molti anni. In un articolo di qualche tempo fa e che andiamo oggi a rileggere, Juha parlava degli elementi di base necessari per aspirare ad una carriera da Poker Pro.
“State pensando di fare il grande passo e di diventare dei giocatori professionisti di poker? Se la risposta è affermativa allora forse è bene passare in rassegna tutti quei fattori che andranno ad incidere sui vostri propositi di carriera.
Perchè sì, la vita da Pro può davvero essere divertente e ricca di vittorie e soddisfazioni economiche, ma le insidie saranno sempre dietro l’angolo, pronte a dar filo da torcere a coloro che non sapranno affrontarle nei modi più opportuni. Vediamo quindi insieme quali sono i requisiti minimi necessari per ambire a trasformare una passione in un vero e proprio lavoro.
Abilità nel gioco
Prima di tutto dovrete essere davvero forti e non solamente bravi. In giro ci sono un sacco di giocatori principianti e perciò dovrete essere in grado di vincere soldi davvero spesso e non solo occasionalmente. Come prima conseguenza di ciò vi converrà soprattutto essere bravi nel cash-game. E’ infatti piuttosto difficile pensare di poter fare il Pro giocando soltanto tornei, perchè potreste rimanere all’asciutto per un lungo periodo di tempo a prescindere da quanto siate bravi.
Non importa quanto duro lavoriate, potreste ritrovarvi ad aver speso un mucchio di soldi prima ancora di imbroccare un buon piazzamento od una grande vittoria. E’ siccome una cosa del genere è sicuramente frustrante, ecco allora che il cash game potrà venirvi in aiuto. Iniziate quindi a studiarlo a fondo e a giocarci parecchio.
Non fate l’errore di abbandonare il vostro attuale lavoro per tuffarvi a capofitto nei tornei. Sappiate che il fattore fortuna incide così tanto in questi eventi che non potrete farci niente neanche se li giocate da tanti anni. Troppo spesso, infatti, la differenza tra un grosso premio ed un nulla di fatto passerà inesorabilmente attraverso uno o due coinflip.
Mindset
Per essere dei Pro avrete inoltre bisogno di un forte mindset, perchè capiteranno sicuramente occasioni in cui sentirete che Madama Fortuna vi ha completamente abbandonato. Ma state tranquilli, ogni professionista ci passa prima o poi, e personalmente credo che la vera forza mentale di un Pro si misuri proprio nei momenti peggiori. Alcuni, infatti, vanno troppo facilmente in tilt e bruciano montagne di denaro, col risultato di finire anche broke. E non sto parlando necessariamente del poker, ma anche di altre cose tipo il craps o il blackjack.
Buttarci dei soldi potrebbe sembrare una roba da pivellini, ma credetemi è una realtà molto diffusa anche tra i giocatori più famosi. Sapete quanti ne conosco che hanno perso interi patrimoni al casinò. Sono giochi che creano dipendenza e che rappresentano una tentazione troppo forte per quelli che sperano di recuperare dopo una serata live andata male.
Un’ultima cosa, poi: se giocate a poker per campare allora scordatevi di poter consumare molto alcol o, peggio, fare uso di droghe. Preparatevi psicologicamente per quando le cose non andranno bene ma state lontati dagli altri giochi e dalle cattive abitudini.
Sport e forma fisica
Un’altra cosa da fare assolutamente è quella di tenersi in buona forma fisica. Mente e corpo di solito viaggiano a braccetto, perciò se siete in qualche modo allenati questo si rifletterà positivamente anche sul vostro gioco, permettendovi di riuscire a gestire meglio eventuali situazioni di varianza negativa. Fate sport almeno un paio di volte alla settimana. Quello che vi pare: tennis, jogging, non importa. Qualsiasi cosa andrà bene per abbassare la soglia di stress che giocare a poker inevitabilmente comporta.
Molti giocatori sono davvero in forma fisica pessima, ma se ci fate caso i Top Pro si mantengono comunque bene. Non sottovalutate l’importanza di questo aspetto. Personalmente non amo né andare in palestra e né uscire fuori a correre. Però mi piacciono il tennis, il calcio e il floorball (variante dell’hockey su ghiaccio, ndt). Perciò fate così anche voi, trovatevi uno sport che vi piace ed iniziate a praticarlo un po’ di volte a settimana. Tenete duro con l’impegno e vi accorgerete presto di notevoli miglioramenti sia sul piano fisico che a livello di gioco ai tavoli da poker.
Famiglia
Se avete famiglia, discutetene con loro prima di prendere una qualsiasi decisione. Spiegate ad esempio che invece del solito orario di lavoro vi capiterà di giocare parecchio durante la sera/notte e anche di domenica quando ci sono i grandi tornei sulle varie poker room. Una volta fatto ciò, tentate in ogni modo di scindere completamente i due aspetti, in modo da potervi godere più a fondo i momenti in cui non state giocando.
Se invece la famiglia non ce l’avete, allora considerate che le lunghe ore passate ai tavoli potranno forse precludervi diverse possibilità d’incontro. Se però giocate cash, allora il problema in realta non si pone perchè almeno nelle room più grandi il traffico è più o meno costante a qualsiasi ora e quindi, se non giocate a stakes molto alti, troverete sempre l’action che desiderate.
Bankroll
Per svolgere un tale tipo di attività, avrete naturalmente bisogno di un capitale adeguato. Non avendo più un rientro mensile garantito, la vostra necessità sarà quella di fare soldi in maniera costante. E poi ve ne serviranno altri per pagare le varie forniture, l’affitto e tutto il resto. Se giocate basso, potreste vincere così poco da andare broke alla prima bolletta del gas. Perciò, costruitevi prima un solido capitale e, al tempo stesso, tenete da parte una certa cifra per le spese che sia sufficiente almeno a coprire un anno intero.
Ricordate poi che un buon bankroll aiuta anche a contenere lo stress e a non mettervi nelle condizioni di dover vincere per forza. La cosa peggiore che potrebbe capitarvi, infatti, è di giocare con il cosiddetto “scary money”, ossia soldi che avrete troppa paura di perdere. Con questi presupposti non farete molta strada, pertanto la regola base di considerare almeno 100 buy-in - per qualcunque stakes giocate – andrà più che bene. Se di solito vi sedete al 5€/10€ di No Limit Hold’em, allora dovrete avere da parte almeno 100.000 euro. Se poi giocate Pot Limit Omaha, considerate anche di più visti gli swing maggiori rispetto al Texas Hold’em.
Passione
In ultimo, ma non in ordine d’importanza, dovrete avere davvero una grande passione per questo gioco. Dovrete amare veramente quel che fate, perchè solo in questo modo dentro di voi sarà sempre viva la voglia di studiare, imparare e migliorare. Tenete sempre a mente che il livello medio si è alzato di molto in questi ultimi due anni ed in giro è pieno di ragazzini terribili che spendono ogni minuto del proprio tempo giocando migliaia di mani e revisionando continuamente le loro azioni a caccia del più piccolo errore o di specifiche carenze tecniche.
In conclusione, quindi, l’idea di giocare a tempo pieno può essere sicuramente valida, ma prima di intraprendere una strada così difficile soppesatene attentamente tutti gli aspetti, impegnandovi al massimo perchè almeno possiate partire nelle migliori condizioni possibili. Solo in tal modo, infatti, potrete avere buone possibilità di successo.”
Juha Helppi risiede ad Helsinki – in Finlandia – e gioca prevalentemente online sui tavoli 25$/50$ di Pot Limit Omaha e dal 25$/50$ al 50$/100$ di No Limit Hold’em. E’ inoltre un forte torneista e può vantare vincite in carriera per quasi 4,5 milioni di dollari.