Il day 5 dell’EPT di Sanremo si è concluso in maniera drammatica per i colori azzurri, con due italiani in coinflip: alla fine ha prevalso Angelo Recchia, brillante per tutto il torneo, in particolare nei day 3 e 4.
Il grinder brindisino, originario di San Vito dei Normanni, ha un’esperienza nel poker online di sei anni ed è cresciuto giocando heads-up sit and go. Il suo esordio live avvenne al PokerStars All Stars of Poker del 2010: “si fu la mia prima esperienza con le telecamere e devo dire che ero un po’ in soggezione. Anche grazie a quella esperienza oggi giocherò più tranquillo, oramai non mi fa più nessun effetto”.
A gennaio Recchia ha vinto il €1.000 IPT No Limit Hold’em, incassando €32.000. Vanta ITM anche nell’Eureka Poker Tour, alle WSOP e ad un side event al PCA. “Negli ultimi due anni ho girato parecchio ed ho fatto molta esperienza”. Online vanta un quinto posto al Sunday Special (10.500€) e un terzo nel Sunday High Stakes (6.500€).
“Mi dispiace – racconta Angelo – aver eliminato l’ultimo italiano rimasto (Santoro, ndr) ma dovevo chiamare per forza, era troppo importante arrivare al tavolo finale da otto. Questo torneo l’ho gestito benissimo a livello di emozioni”.
Il day 5 non è stato facile per i colori azzurri: “La giornata non era iniziata nei migliori dei modi ma alla fine sono riuscito ad incrementare il mio stack. Ho perso tre colpi importanti, sono calato parecchio, ma ho giocato aggressivo e sono riuscito a rimontare. Ho visto le carte giuste al momento giusto, ha retto il flip per due volte”.
Recchia non ha paura dei suoi avversari: “Il field era più duro nelle fasi precedenti rispetto a questo final table, in tutti i casi oramai i colpi saranno decisivi e bisognerà avere una buona dose di fortuna”.
“Paura? No, però è logico che giocatori come Lacay non vanno sottovalutati: per esperienza è più abituato a giocare a questi livelli e disputare final table. Non è male neanche l’ irlandese (Jason Tompkins, ndr) anche se è molto chiuso e quindi abbastanza gestibile”.
Alla vigilia del final table, è proprio l’avversario più temibile, Ludovic Lacay, a rivelarci tutta la sua soddisfazione: “penso di aver giocato un ottimo poker durante questo torneo e per questo motivo sono felice. Giocherò il final table con molta serenità ma anche determinazione per portare a casa questo prestigioso titolo. Saluto tutti gli amici di Assopoker e gli appassionati italiani”.
Più amareggiato Amerigo Santoro, l’uomo bolla: “purtroppo l’ultima giornata è andata male, non ho visto molte carte giocabili. Non ho mai avuto la possibilità di fare un raise con una mano importante. Ho anche cercato di aprire con dei connectors anche bassi, ma ho trovato spesso delle 3-bet e in ogni caso quasi mai board favorevoli. Purtroppo ho giocato pochissimo e questo ha influito sull’andamento del torneo. Ho cercato di tenere duro ma non ce l’ho fatta… Martedì la giornata era andata decisamente meglio, avevo eliminato ben nove giocatori ma nel day 5 purtroppo ho perso il colpo decisivo. Rimane comunque la doppia soddisfazione economica, considerando che mi ero qualificato giocando un satellite qui a Sanremo”.