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Consigli per giovani campioni

Il poker è ormai un fenomeno sociale dai risvolti ancora ignoti per molti versi. Certamente, da un po’ di tempo, ha preso forma una nuova categoria di giocatori, che si sono fatti strada da tempo nell’online, e anche in grossi eventi live: i professionisti “ragazzini”...

Il poker è ormai un fenomeno sociale dai risvolti ancora ignoti per molti versi. Certamente, da un po’ di tempo, ha preso forma una nuova categoria di giocatori, che si sono fatti strada da tempo nell’online, e anche in grossi eventi live: i professionisti “ragazzini”. Questi young guns imperversano un po’ in tutto il mondo, presto anche l’Italia ne vanterà un numero importante, anche se è italiano colui che è un po’ un simbolo di tutta una generazione di baby-giocatori: Dario Minieri.

Ritengo quindi che sia il caso di dare qualche dritta alla potenziale moltitudine di professionisti in erba, o aspiranti tali. Ragazzi, voi avete un grande vantaggio nei confronti dei pro adulti, dai 30-35 in su: il tempo!!!

Se imparate a gestirvi con equilibrio potete iniziare a pensare in termini di “long run” non solo per i ring tables, ma per la vostra vita. Non credo infatti che nessuno di voi abbia come obiettivo di passare la maggior parte del giorno davanti ad un monitor fino a 50-60 anni. Aver raggiunto un buon livello di gioco precocemente, vi potrebbe permettere di programmare la vostra vita futura con maggiore serenità e un bel gruzzoletto da parte. Infatti, anche ipotizzando un ROI annuo del 9-10% (nulla di trascendentale), la somma di cui vi ritroverete a disporre nel tempo non sarà cosa da poco.

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Prendiamo ad esempio un giocatore immaginario, che chiameremo Luca. Luca ha 19 anni, gioca da 3, e vive in un bilocale in affitto. Attualmente ha un bankroll di 80.000$, ed una disponibilità out of bankroll di 200.000. Gioca multitable al 5$/10$ NLHE. Quello che dovrebbe cercare di fare adesso Luca, è reinvestire i suoi guadagni, metterne una parte al sicuro, magari accendendo un mutuo per comprare casa. Il grande Doyle Brunson una volta rivelò di essere andato “broken” qualche centinaio di volte. Può succedere a chiunque, e nel momento in cui dovesse succedere anche a Luca, andare “rotto” con una casa propria (e finita di pagare) sarebbe certamente meglio, rispetto a dover ricominciare da una stanza in affitto…

I giocatori professionisti reinvestono buona parte dei loro profitti in attività esterne al poker, in modo da accusare ancora meno eventuali “downswings”, che al tavolo sono sempre dietro l’angolo. La chiave, per il nostro amico Luca, deve essere produrre col poker il capitale che gli servirà per i suoi investimenti. Potremmo ipotizzare, per ogni 100.000$ di profitto, che Luca ne utilizzi 50.000 per investimenti finanziari(il più possibile diversificati), 30.000 per incremento bankroll, 20.000 per vivere e per diletto.

Vivere facendo qualcosa che ci piace, guadagnando oltretutto abbastanza per poterci permettere una vita più serena quando avremo deciso di smettere. E’ una prospettiva entusiasmante, ma che - oltre all’immancabile talento - richiede grande maturità, equilibrio, e capacità nel saper pensare nel lungo periodo.

Assopoker team è un gruppo di lavoro di 13 esperti editor di poker, scommesse, casinò, lotterie, sport in generale e tutti i giochi legali. Il lavoro del team è quotidiano dal 2006, anno di fondazione del sito.
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