Doyle Brunson sta pensando di abbandonare i tornei di poker annunciando un clamoroso ritiro, almeno stando ad un recente scambio di battute avuto via Twitter con Daniel Negreanu.
Tutto è cominciato quando Negreanu ha commentato la propria eliminazione dal NAPT Mohegan Sun durante il day 1, sostenendo che chi venga eliminato con regolarità in questo genere di eventi nella prima giornata di gioco dovrebbe smettere di giocare a Texas Hold'em. Brunson gli ha replicato, sostenendo che tutto quello che il canadese dovrebbe fare è tornare a giocare come faceva un tempo, quando ad avviso di "Texas Dolly" esprimeva un miglior poker.
Ovviamente Daniel ha mostrato di non essere d'accordo, sostenendo di non aver più avuto un anno in perdita con i tornei dal 2001 ad oggi, e chiosando: "Devi essere molto annoiato comunque, visto che stuzzichi qualcuno che è stato appena eliminato da un torneo. Mi ricorderò di fare altrettanto con te quando ti succederà", con un tono scherzoso ma non troppo.
La risposta di Doyle, sorprendentemente, è stata questa: "Nemmeno potendo contare sulla tua fervida immaginazione potresti arrivare a credere quanto mi senta annoiato ed inutile. Potrei non essere mai più eliminato da un torneo, riesci ad indovinare perché?".
Quando Daniel ha provato a chiedere ulteriori spiegazioni Brunson non ha dato alcuna risposta, ma da una frase simile è possibile trarre una sola conclusione: Doyle Brunson starebbe pensando di ritirarsi definitivamente dal poker giocato, da quei tornei che negli anni gli hanno consegnato dieci braccialetti WSOP ed oltre sei milioni di dollari, in una carriera quasi quarantennale.
Lo statunitense compirà 78 anni in agosto, e recentemente ha subito due operazioni per asportare altrettanti tumori benigni, problemi di salute che evidentemente oltre a non aiutare il buonumore gli fanno magari credere di non poter essere più così competitivo come vorrebbe.
Naturalmente potrebbe trattarsi di una semplice frase dettata da un momento di amarezza, ma è indubbio che se nel prossimo futuro questa dovesse trovare conferma farebbe scalpore, dal momento che Doyle Brunson è forse l'icona più importante del poker Texas Hold'em pionieristico degli anni Settanta.
Inutile dire come la notizia si sia subito diffusa fra gli appassionati: vedremo se quella di Doyle Brunson si trasformerà in una decisione o se piuttosto non rimarrà nient'altro che un proposito, da affrontare in un futuro ancora tutto da vivere e definire.