Facebook ha stabilito quale sarà la sua nuova e futura politica per il poker ed il gioco online. Il noto social network apre ufficialmente le porte all’e-gaming ma solo nei mercati regolamentati. La società di Palo Alto vuole incrementare il proprio indotto pubblicitario rispettando le regole interne dei singoli paesi, onde evitare in futuro probabili problemi di natura legale.
Ad esempio, in Italia sarà possibile promuovere sulla piattaforma il brand solo delle società concessionarie autorizzate da AAMS mentre negli USA i giocatori residenti non potranno essere raggiunti da nessun messaggio pubblicitario sul gaming online. Nei 50 stati nord americani tutto sarà proibito.
“Sono permessi solo in paesi specifici, e previa autorizzazione di Facebook, annunci che promuovono o facilitano il gambling in rete, i giochi d’abilità, le lotterie, i casinò online, le scommesse sportive, il bingo ed il poker”.
Proibizione a 360 gradi negli Stati Uniti. In Gran Bretagna invece il social network a luglio aveva mutato la sua politica: i bookmakers e le società del Regno Unito avrebbero potuto lanciare applicazioni e nuovi giochi sulla piattaforma della società californiana, solo play for fun. Divieto assoluto – secondo EGR Magazine – della conversione dei gettoni in denaro e del collegamento a link esterni.
In queste ore però sono cambiate le regole e per la prima volta Facebook apre ufficialmente al gioco online: poker rooms e casinò potranno lanciare sempre un’applicazione Play for Fun e, al tempo stesso, inserire un link o un banner per promuovere un sito esterno al network.
Il cambiamento della politica della società californiana è dovuta all’offensiva lanciata poche settimane fa da Google+ che si è assicurato le forniture dei nuovi giochi della software house Zynga Poker, storico partner del social network, ora non più tutelato dopo aver rotto il rapporto d’esclusiva.
Le linee politiche della multinazionale di Palo Alto sono state stabilite a seguito di una maxi consultazione con 20 massimi esperti in materia provenienti da tutto il mondo: la piattaforma confida di implementare i ricavi pubblicitari dal settore ma solo nei mercati regolamentati.