Nel novembre scorso vi avevamo dato una notizia che aveva fatto sussultare il mondo del poker online: Clonie Gowen aveva fatto causa a Full Tilt per qualcosa come 40 milioni di dollari. La cosa e' ovviamente andata avanti, ed e' di ieri un importante aggiornamento sulla vicenda. Il pool di avvocati assoldati da Full Tilt ha respinto al mittente le accuse della ex-red pro, presentando un'istanza con la quale chiede l'annullamento del procedimento perchè - in sostanza - il fatto non sussisterebbe.
Di come era iniziata la vicenda abbiamo già parlato qui. In sintesi la bella professionista texana sosteneva di aver ricevuto, al tempo della sua entrata nel team Full Tilt (nel 2004, ndr), l' offerta di una percentuale degli utili che avrebbe prodotto la società, precisamente l'1%, come per gli altri "pro" del team.
Non avendo ricevuto mai un dollaro, Clonie si presentò dopo l'estate scorsa a battere cassa, ma si vide offrire una sorta di "accomodamento" di 250.000$ da Howard Lederer. Considerando il valore oramai raggiunto dalla società, Clonie andò su tutte le furie, considerando la cifra ridicola. Il valore stimato di Full Tilt si aggira sui 4 miliardi di dollari, per cui la Gowen fece causa chiedendone 40 milioni, esattamente l'1% che le spettava.
Inoltre, sostenendo che gli altri 13 membri del team Full Tilt "principale" avrebbero invece ricevuto tale percentuale, Clonie ha tirato dentro la causa anche colleghi famosi come Lederer, Ivey, Ferguson, Bloch, Matusow, Juanda, Gordon, Cunningham, Hansen, Seidel, Lindgren, la Harman e l'ultimo arrivato Antonius, in quanto "implicitamente complici".
Gli avvocati hanno presentato ieri un ricorso di 12 pagine, in cui in buona sostanza si nega tutto, dall'incontro che la Gowen avrebbe avuto a casa di Lederer, alla promessa della percentuale sugli utili. Nel ricorso si sostiene che l'azione della giocatrice manca di fondamento, e soprattutto che ella non ha alcun titolo per accusare i suddetti colleghi di alcunchè.
Lo scopo del corposo documento, prodotto dagli studi Olson, Cannon e Gormley & Desriusseaux, è quello di eliminare dal procedimento la presenza di tutti gli altri campioni (e la visibilità mediatica che il loro coinvolgimento nella causa comporterebbe di sicuro), e probabilmente di cercare - in via privata - una transazione con i legali di Clonie Gowen.
Restiamo in attesa per le prossime, imminenti puntate della vicenda!