Divieto assoluto di praticare il cash game nelle future room e non solo. Il Poker Live sarà inteso come “aggregatore sociale”, così lo ha definito l’onorevole Alberto Giorgetti, Sottosegretario al Ministero dell’Economia con delega ai giochi. E’ la voce istituzionale del Governo in materia.
“La preponderanza – ha affermato alla rivista GiocoNews – dell’elemento della vincita in denaro, tipico del gioco praticato online e nei casinò italiani, lascerà il posto all’aspetto ludico e di aggregazione sociale”. Messaggio chiaro.
Dal Governo arriva quindi la conferma che il poker dal vivo sarà inteso come un’attività di puro divertimento, dove le vincite in denaro saranno messe in secondo piano. Il regolamento – che è al vaglio degli uffici legislativi dei Ministeri competenti – avrà una filosofia ludica.
L’onorevole Giorgetti non ha voluto confermare le indiscrezioni sul buy-in, ma il tetto massimo sembra fissato a 100€ per le quote di iscrizione. Non sono ancora state stabilite con certezza invece le dimensioni minime richieste per i futuri locali e non ci sono notizie certe neanche sul rake spettante agli organizzatori dei tornei. Le parole di Giorgetti però si abbattono come una scure sulle ambizioni di chi avrebbe voluto investire nel poker live per soli fini di business. I margini saranno bassi, almeno a giudicare dalle dichiarazioni del Sottosegretario.
Ed allora chi avrà interesse ad investire? Senza dubbio le poker room online che potranno pubblicizzare il loro brand e fidelizzare i propri clienti. PokerStars, Full Tilt e Lottomatica hanno già fatto capire che stanno seguendo con interesse l’evoluzione del mercato e la futura normativa. Le sale bingo completeranno la loro offerta di gioco, mentre le agenzie di scommesse rimangono ancora in bilico: il loro destino è legato alla norma sulle dimensioni minime richieste per i locali. In un primo momento sembrava che la capacità richiesta dal regolamento fosse di 200 persone. Ma la crisi della rete Bersani potrebbe far approvare delle deroghe importanti a favore dei concessionari del Betting. E’ un punto non ancora chiaro e bisognerà aspettare il testo definitivo per una prima valutazione attendibile.
Il Governo ha voluto mettere dei paletti precisi: sarà vietato il cash game nelle future room e il buy-in sarà comunque di modico importo. Un punto ancora oscuro è quello dell’erogazione delle vincite ma il Sottosegretario ha lanciato un messaggio chiaro: chi è interessato a premi importanti in denaro dovrà rivolgersi ai Casinò o alle poker room online.