Il circuito dei tornei live ha da tempo capito l’antifona. I giocatori, anche quelli dalle tasche più profonde, non amano più concedersi ricchi tornei dai buy-in inaccessibili, non essendo più disposti ad investire cifre enormi in eventi dove il caso finisce per farla da padrone. In quest’ottica, meglio spendere meno ma concedersi qualche torneo in più. Seguendo tale scia, molti circuiti live hanno drasticamente ridimensionato l’entità dei loro buy-in, specie negli USA, arrivando perfino a dimezzarli.
E’ il caso del Caesars Palace Classic, un torneo che per non registrare l’ennesima moria di iscritti ha portato il buy-in da 10.000 $ a 5.000 $. E il risultato non si è fatto attendere. Pur in un periodo congestionato da eventi, sono stati infatti 162 i giocatori partecipanti, molti dei quali di ottimo spessore tecnico.
C’erano infatti, fra gli altri, Jason Mercier, Yevgeniy Timoshenko, Michael Mizrachi e Jonathan Little. Un vero parterre de roi.
Tuttavia, nessuno di loro riusciva a raggiungere il tavolo finale, che era così formato:
Seat 1: Michael Benvenuti 592.000
Seat 2: Mark Ketteringham 270.000
Seat 3: Alex Keating 294.000
Seat 4: Jimmy Tran 425.000
Seat 5: Kathy Liebert 475.000
Seat 6: Erik Nomberg 773.000
Seat 7: Glen Chorny 698.000
Seat 8: Theo Tran 124.000
Seat 9: Isaac Baron 183.000
Il primo ad essere eliminato era Ketteringham, che mandava i resti con A-7 ma veniva chiamato da Benvenuti che poteva vantare Q-Q. Nessun aiuto dal board e Mark era così nono, per 15.243 $.
La Liebert era la seconda a cadere, non senza sfortuna. Andata all-in preflop con K-K, veniva chiamata da Baron che tuttavia aveva solo 7-7. Un sette al flop condannava tuttavia Kathy all’eliminazione, potendo contare sulla consolazione di 22.864 $.
Altro giro, altra corsa: il prossimo volto noto ad abbandonare i sogni di gloria era Theo Tran, coinvolto in una mano decisiva per le sorti dell’intero torneo. Da bottone Chorny openraisa fino a 38.000 e Theo Tran dallo SB va all in per 735.000 chips. Sorprendentemente, Glen Chorny chiede il conteggio e quindi chiama a sua volta!
Showdown:
Theo Tran a k
Isaac Baron 9 9
Glen Chorny 10 10
Il board appariva crudele, perché con 7 6 5 3 8 consegnava una scala al river a Baron, che volava chip leader con 1.700.000 e lasciava Chorny a 595.000. Quando una semplice, improbabile carta ribalta le sorti di un intero torneo. Nulla da fare quindi per Tran, settimo classificato con la dote di 30.485 $.
Veniva quindi eliminato Nomberg, il cui push con A-8 viene snapcallato da Chorny che ha A-9. Stavolta il board non bffa Glen ed elimina Nomberg, che può vantare comunque 38.106 $ vinti.
Se ne andava quindi Jimmy Tran, che mandava le sue ultime chips con A-Q, dominato dal Q-Q di Keating. Nessun asso per Jimmy, che porta così a casa 45.728 $.
Nonostante dopo questa mano fosse vicino alla chipleading, il quarto eliminato è proprio Keating, che viene eliminato da Isaac Baron. I due finiscono ai resti su un flop Q-Q-4, e non a caso. Keating ha infatti Q-9, ma Baron ha A-Q. Niente salva così Alex Keating, che guadagna sì 60.970 $, ma soprattutto nell’economia del torneo consegna una chipleading imbarazzante a Baron, che sfonda quota 3 milioni di stack.
E ancora Baron elimina Chorny in terza posizione, quando chiama il suo all-in con A-K, dominante sull’A-9 di Glenn. Per Chorny nessuna vendetta dal board, e così guadagna 76.213$, un buon bottino che avrebbe potuto essere anche superiore. Per Baron invece si consuma definitivamente la vendetta nei confronti di Chorny: fu in fatti Glen - poi vincitore - ad eliminarlo in quarta posizione all'EPT Grand Final di Montecarlo nel 2008.
L’heads up conclusivo, vista la sproporzione degli stack in gioco, costringe Benvenuti a rischiare, e così dura poche mani. Benvenuti manda infatti le sue ultime 400.000 chips dal BB dopo un raise di Baron, e mostra A-9, che domina l’A-7 di Isaac. Ma a volte le carte sembrano proprio volerti sorridere, e quando sei “westmenloAA” se la fortuna gira anche dalla tua parte c’è davvero poco da fare. Ancora una volta, un 7 al flop giungeva in aiuto di Baron, che quindi poteva mettere le mani sulla coppa che gli vale l’ennesimo titolo e sui 246.928 $ di premio. Per Michael Benvenuti, un secondo posto comunque eccellente che vale 129.562 $.
D’altra parte, un Isaac Baron così - sempre bravo e stavolta anche fortunato - lo si ferma solo con delle armi da fuoco.