Nuovo capitolo della sfida fra Giacomo "ita.dred" Loccarini e Lucio "Luciom" Martelli, conclusosi questa volta senza vincitori né vinti: al termine di 3.700 mani giocate la sessione si è chiusa in sostanziale parità, lasciando "ita.dred" in vantaggio di 4.700 $, quando ormai sono state giocate complessivamente 23.000 mani. Paradossalmente, nonostante il risultato si è trattato di una sessione ricca di spunti.
Il primo riguarda una sensazione, ovvero che al momento l'inerzia del confronto sia a favore di “Luciom”, che sembra aver adattato il proprio stile di gioco in modo forse più adeguato di quanto fatto da “ita.dred”. Loccarini anche ieri ha recuperato nel finale, dando tuttavia l'impressione di dover ancora trovare le giuste contromisure contro Martelli.
Il coach di PokerMagia, nonostante il vantaggio, è insomma chiamato a dare un segnale forte già nella sessione di oggi, per scongiurare il pericolo che la rimonta di “Luciom” si concretizzi fino al sorpasso.
Martelli dal canto suo è apparso piuttosto fiducioso, convinto di avere un edge sull'avversario che solo una sessione per lui nera non si riflette al momento sul risultato. In ogni caso, le mani sono ancora abbastanza perché tutto possa succedere.
Chi scrive naturalmente non è in grado, e forse non lo sarà mai, di giudicare tecnicamente il gioco dell'uno o dell'altro, e si limita quindi a riportare le proprie impressioni di osservatore ingenuo. Del resto, la giornata di ieri ci ha consegnato elementi che esulano dal confronto puramente tecnico, e che forse più di altro hanno tenuto banco, magari più del dovuto.
Nonostante i due avversari in chat non abbiano mostrato particolari segni di insofferenza, non hanno mancato in separata sede di scambiarsi accuse incrociate circa una reciproca mancanza di obiettività, nel valutare l'incidenza del caso sul risultato che sta maturando.
Il rilievo dato a questo aspetto, che come da più parti è stato sottolineato è in qualche modo implicito ad un confronto di questo tipo, è apparso eccessivo ai più, una sorta di occasione mancata per spostare l'attenzione su quelli che invece appaiono i veri motivi di interesse di questo testa a testa.
Forse ci sarà spazio in seguito, a bocce ferme, per stimolare una discussione di questo tipo, e forse è naturale che al momento la piega del confronto sia di questa natura.
Spiace tuttavia – impressione fondata o meno, ciascuno saprà valutarlo per proprio conto – avere la sensazione che ci sia chi fra gli osservatori non abbia atteso altro che questo, accontentandosi forse della faccia più scontata di una medaglia che certamente è e può essere ben più preziosa.
Al di là di questo, ci avviciniamo ormai a lunghi passi verso una conclusione, quale che sia. Speriamo soltanto, a costo di suonare banali, che non si scopra troppo tardi di quanto sia più interessante il viaggio che la sua finale destinazione.
Piero "Pierelfo" Pelosi