“Si è trattato di una sorta di tornado fino ad ora: sto ancora cercando di abituarmi”. Poche, semplici parole che ben descrivono quella che da poco più di un mese a questa parte è diventata la vita di Joe Cada, vincitore del Main Event WSOP di quest'anno.
Interviste sui giornali ed in televisione (qui parlavamo della sua presenza al David Letterman Show, ndr), fotografie, impegni istituzionali ed una popolarità schizzata improvvisamente alle stelle: succede, quando vinci 8 milioni e 546.000 dollari.
Il ragazzo del Michigan tuttavia non pare essersi montato la testa, nonostante potrebbe averne più di qualche motivo: “E' piuttosto piacevole, anche se non ho più la possibilità di dormire come prima, ma non è male. Ho avuto la possibilità di conoscere molte celebrità e questo è un bel privilegio”. In fondo, adesso può permetterselo, adesso che anche lui è una celebrità.
Paradossalmente, il neo sponsorizzato PokerStars essendo tanto impegnato non ha avuto tempo di fare quello che parrebbe più naturale per lui, ovvero giocare online come del resto era solito fare anche prima.
Un'agenda tanto fitta pare giovare anche al portafoglio e alle numerose tentazioni che improvvisamente per lui sono adesso a portata di mano: “Non ho fatto ancora nulla con i soldi vinti – ammette candidamente – ne ho dati un po' alla mia famiglia ma questo è quanto per il momento”.
Vincere un titolo simile, ambito da tutti ma inevitabilmente privilegio riservato a pochissimi, attira naturalmente non poche critiche ed invidie. Cada d'altra parte durante il tavolo finale ha avuto più di un momento fortunato, innescando un'insperata rimonta, e adesso in molti potrebbero attenderlo al varco per testare le sue reali abilità al tavolo. Ma di questi eventuali detrattori Cada pare non curarsene: “Ciascuno è libero di avere una propria opinione. Sicuramente sono stato fortunato, ma non ho giocato le mie mani in modo assurdo. Per il resto, le cose semplicemente a volte vanno in quel modo”.
Fra l'altro, al contrario di alcuni suoi predecessori, Joe Cada sembra aver preso molto sul serio il suo ruolo, e nonostante i 19 anni pare intenzionato a fare la propria parte senza sottrarsi ad alcuna responsabilità: “Finora è stato tutto piuttosto incredibile, e a me non resta che fare del mio meglio per aiutare il poker a crescere ed essere dal canto mio il miglior ambasciatore possibile”.
Purtroppo al WPT Doyle Brunson Five Diamond Classic in corso di svolgimento non è andato oltre il secondo giorno di gioco, ma in fondo questo davvero poco importa.
Questo ragazzo dalla faccia pulita avrà di certo molte altre occasioni per dimostrare quanto vale, ed anche se gli invidiosi di certo non mancano per un campione del mondo, Joe Cada non pare il tipo da lasciarsi scalfire da mugugni che lasciano il tempo che trovano.