Passare dai tavoli del McDonald’s a quelli degli High Stakes of Poker nel giro di tre anni è un bel salto che solo grandi talenti come Daniel “jungleman12” Cates possono permettersi. Lo studente universitario del Maryland ha solo 20 anni ma è uno dei giocatori più forti del cash game mondiale, eppure negli Stati Uniti non ha ancora l’età per entrare in un casinò (deve aspettare novembre). Nelle ultime settimane ha inflitto sonore batoste a Tom “durrrr” Dwan (e la musica continua da parecchi mesi) e Patrik Antonius.
Dall’ottobre del 2009 ad oggi, ha guadagnato più di 3 milioni di dollari su Full Tilt. La sua carriera è uno spot perfetto per promuovere il poker online: fino a pochi anni fa, lavorava nella nota catena di fast food per pagare la retta universitaria e, nel tempo libero, grindava i micro stakes.
L’”uomo della giungla” racconta la sua rapida ascesa alla rivista americana Card Player: “Studiavo ancora al liceo quando ho iniziato a giocare ed ero soprannominato jungleman per il mio gioco folle nelle partite live. Una volta diplomato ho tentato il grande salto, sempre nel cash game live a limiti $100/$200 e mi sono fatto male. Ho giocato solo per pochi mesi ma ho perso un sacco di soldi”.
Con un bankroll ridotto all’osso e il nuovo impegno universitario alla facoltà di Informatica dell’ Università del Maryland, Cates ha deciso di dedicarsi esclusivamente al poker online. Prova vari tipi di sit and go e tornei ma si specializza negli heads-up con buy-in da $50. “Ho capito che nel testa a testa potevo fare molti soldi ed inoltre avevo studiato libri e video didattici, impegnandomi molto”.
Inizia la sua ascesa proprio da quel momento: “In un paio di mesi passo dai $50 a $200 No Limit, Ero molto caldo ma per un periodo relativamente breve ho rallentato il passo ed ho deciso di dedicarmi ai tavoli cash partendo dal basso $2/$4, in un mese sono salito a $5/$10 e $10/$20 dopo altri due mesi”.
“Ho sempre cercato di gestire il bankroll non in maniera troppo aggressiva. Nei $5/$10 avevo sempre 40 buy-in a disposizione” ma dal novembre del 2009 ha iniziato a frequentare i tavoli High Stakes su Full Tilt e dopo meno di un mese si è trovato ad un passo dal baratro: “Quando ho perso $500.000 in una sessione con Isildur1 ed il giorno dopo altri $90.000, nella mia testa iniziava ad insinuarsi il dubbio che sarei andato in rovina. Avevo perso una fetta consistente del mio bankroll”.
Come deve gestire un momento così delicato un professionista? “Ho migliorato la mai table selection e mi sono imposto di sedermi ai limiti $100/$200 solo se avevo la fortuna di trovarmi davanti un asino. Ho deciso di fare un passo indietro e giocare a livelli più bassi: $50/$100. E’ davvero sconvolgente scendere, ma a volte è necessario”.
“Lentamente – rivela Cates - ho riacquistato fiducia e tranquillità ed è nata la convinzione dentro di me che era stato solo un incidente di percorso quello contro lo svedese. Ho riguadagnato fiducia in me stesso ed alla fine sono riuscito a trarre dall’esperienza negativa, degli insegnamenti importanti”.
Tom Dwan l’ha scelto per il secondo match-race della "durrrr challenge", e lui ha ripagato la fiducia non tradendo le aspettative. Dopo circa 6.800 mani, in tavoli $200/$400 No Limit Hold’em, Daniel Cates è in vantaggio di circa 700.000 dollari. Come si prepara un top players ad una sfida così impegnativa? “Ho sempre cercato di avere uno stato d’animo positivo prima di ogni sessione. Sono convinto di potercela fare. Ho capito che Dwan nell’Hold’em è più debole rispetto al Pot Limit Omaha. Sono convinto di avere un edge in questa sfida”.
“A novembre – racconta – compirò finalmente 21 anni ed ho intenzione di organizzare una bella festa. Ho deciso che sospenderò momentaneamente i miei studi universitari per dedicarmi sia al cash game online che al gioco live. Parteciperò anche a diversi tornei e il prossimo anno mi vedrete alle World Series. Ma la mia occupazione principale rimarrà però sempre il cash. I tornei hanno una varianza notevolmente superiore anche se non escludo di fare un viaggio a Londra in questi giorni...”.
Ha guadagnato tre milioni di dollari in pochi mesi online contro lo scetticismo generale, ad iniziare da quello della sua famiglia: “I miei genitori erano contrari, mia nonna mi diceva che non avevo talento nel poker. Non ho mai perso fiducia in me stesso, ho sempre creduto in quello che stavo facendo e questa è stata la mia forza. Da ragazzino il mio sogno era quello di giocare sui tavoli $500/$1.000 contro Phil Ivey, ora questo sogno è diventato realtà”.