E’ ancora fresca l’immagine della bella Liv Boeree che durante l’EPT di Sanremo ipnotizzava le sue vittime con i suoi occhioni azzurri e il suo sguardo sensuale e malizioso. Eppure dietro al bellissimo viso e le curve mozzafiato dell’astrofisica britannica c’è qualcosa di più.
Se avete dei dubbi chiedetelo a Jakob “mendieta19” Karlsson che dopo l’heads-up perso, sportivamente ha riconosciuto il talento di Liv : “Lei ha giocato meglio ed è giusto così”. Tradotto: non è stato solo il bellissimo lato B dell’inglese a fare la differenza. Dopo il trionfo, la stampa britannica e francese ha cercato di descrivere nei migliori dei modi una delle icone del poker europeo e mondiale, scavando nella sua vita. “E’ fantastico – ammette – posso cogliere l’occasione per ristabilire giustizia nei confronti del poker e mostrare alla gente che certi pregiudizi e luoghi comuni sono errati. Posso dimostrare che in questo mondo ci sono tante brave persone. E’ un’attività che sta crescendo”.
Uno spot per tutto il movimento: “Sovente l’immagine del poker riportato sulla stampa generalista è fotografato in modo negativo; sono felice che in questi giorni tutti i media mi diano spazio. In questo senso il mio messaggio non può che essere positivo”. Senza dubbio è l’ambasciatrice perfetta: bella, brava e con un’istruzione superiore alla media.
Liv è nata nel 1984 nel Kent, Regno Unito ed ha studiato astrofisica all’Università di Manchester prima di trasferirsi a Londra. La sua vittoria a Sanremo non è improvvisata, almeno secondo lei: “Era da quattro anni che giocavo molto bene e mi aspettavo un grande risultato. Sapevo che era solo questione di tempo”. Era consapevole di essere una predestinata. Nel 2005 il suo ingresso nell’affascinante mondo del Texas Hold’em quando fu selezionata per il reality show “Ultimatepoker.com Showdown”: davanti alle telecamere ha ricevuto lezioni di poker da Phil Hellmuth e Annie Duke. Da quel momento Liv ha studiato molto e lavorato nel migliorare il proprio gioco. Il suo obiettivo era quello di dimostrare al Mondo che dietro al suo bellissimo volto c’era qualcosa di più. L’aspetto fisico però non può che averla aiutata e il suo fascino le ha permesso di guadagnare le copertine di Loaded Magazine, Maxim, Sport Magazine UK, GuitarWorld, Card Player, e Bluff Magazine.
Nel 2008 ha vinto l’evento riservato a sole donne: Ladbrokers Poker European Ladies Championship e nel 2009 è andata vicino al bersaglio grosso nel World Poker Tour $ 25.000 Five Star World Poker Classic. Nei grandi tornei, soprattutto nordamericani, è riuscita a qualificarsi in ITM in 19 occasioni. Grazie a questi risultati e non solo, è riuscita a strappare un contratto di sponsorizzazione con Ultimate Bet nel giugno del 2009.
Con la vittoria nell’EPT di Sanremo e 1,25 milioni di euro incassati, Liv Boeree è divenuta molto popolare in Inghilterra e dintorni non solo nel mondo del poker: “Incredibile, non riesco ancora a rendermene conto. Stamani mi sono alzata alle 6 per partecipare ad uno show televisivo; è irreale ma molto piacevole” rivela ai microfoni della giornalista inglese Emma Wilson. “Quando sono arrivata al tavolo finale dentro di me è maturata la sensazione che avrei vinto anche se non ero la chipleader. Ero fiduciosa ed è stato bello avere accanto a me Michael Piper perché ci conosciamo da parecchio tempo, studiavamo insieme fisica”.
Certo, non è facile essere l’unica donna ad un tavolo così importante ma la sicurezza è una delle caratteristiche di Liv: “Per me non è determinante: a volte gioco tornei dove sono l’unica donna. E’ stato bello poter rappresentare il genere femminile. Sono abituata…. Ho iniziato a giocare cinque anni fa, è stato un lungo viaggio ma anche quando non arrivavano le vittorie, non ho mai perso fiducia; non è stato mai frustrante. Sapevo che prima o poi avrei raccolto i risultati di un duro lavoro. Ero consapevole di aver giocato bene ed ora è arrivato quello che attendevo, un grande risultato”.
In questi anni, in molti sostenevano che una brillante laureata in astrofisica come lei stesse compromettendo una brillante carriera da scienziata per colpa del poker: “Mi dicevano tutti che stavo buttando via il mio tempo. Sono orgogliosa di essere riuscita a difendere le mie posizioni e scelte di vita. E se ho ottenuto dei risultati nell’Hold’em è anche grazie alla mia istruzione. Fisica e scienza sono materie molto analitiche, alla base ci sono concetti matematici. Avere questa formazione mentale nel poker è fondamentale. Durante gli esami ero continuamente sotto pressione: dovevi fare calcoli molto difficili in un contesto di tensione e di stress. Questa esperienza mi ha aiutato ad affrontare i tavoli”.
Senza dubbio dopo il titolo EPT si placheranno le critiche di chi pensava che la sua sponsorizzazione con Ultimate Bet fosse stata determinata unicamente dalla sua avvenenza. “Io non sono un’ingenua. Sono consapevole che UB mi ha messo sotto contratto perché era alla ricerca di una bella donna per promuovere il proprio marchio. Mi hanno detto chiaramente che il mio compito principale non era quello di dimostrare se ero forte o meno ma di promuovere con il mio sorriso il brand. Sapevo che sarebbero venuti fuori commenti non proprio piacevoli. Ero stufa di sentirmi dire che non potevo giocare a poker. Ho lavorato davvero duro sul mio gioco. Ora posso dire : Yes, I can! Guardate che posso giocare!” .
Dopo l’European Poker Tour arrivano le World Series of Poker. I riflettori di Las Vegas saranno puntati su di lei : “Voglio almeno un braccialetto con inciso il mio nome. Ambisco anche al WPT. Da parte mia c’è la volontà di continuare a migliorare il mio gioco, poi vedremo. Lavorerò duramente per apprendere il più possibile tutte le varianti del poker”.
Mike Matusow è avvisato. In questi giorni “The Mouth” ha giurato che “se tre donne riusciranno a vincere un braccialetto alle WSOP 2010, allora correrò nudo per tutta la Strip di Las Vegas facendomi riprendere dalle telecamere”. Forse, prima di sbilanciarsi, faceva bene a rivedersi le immagini di Sanremo…
Luciano Del Frate