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Mustapha Kanit a Candio: “il poker online è ancora battibile, sui solvers vado controcorrente”

Mustapha Kanit ospite nella diretta Poker Hero su Twitch con un presentatore d’eccezione: Filippo Candio. Il primo November Nine azzurro della storia delle WSOP ha fatto gli onori di casa in un’intervista molto interessante sul canale di University of Gaming di Dario Sammartino.

Mustapha Kanit con Filippo Candio

Cosa voleva dire Sammartino da Fedez? L’attacco al poker online come va interpretato?

Il duo ha iniziato affrontando il tema e l’argomento più spinoso della settimana scorsa: le parole dure di MadGenius contro il poker online durante la trasmissione “Muschio Selvaggio”, a casa di Fedez, di fronte ad un pubblico generalista molto ampio (centinaia di migliaia di followers). Parole che nel poker italiano hanno fatto molto discutere nel bene e nel male.

A mio avviso quella del vice-campione del Mondo è stata solo una provocazione per invitare il settore e le poker rooms ad una riflessione sull’uso delle intelligenze artificiali nel nostro mondo. Questo è stato lo spirito – a mio avviso – dell’intervento. Che sia stato inteso correttamente da un pubblico generalista, questo è difficile da capire.

Musta scherza: “il ragazzo ha vinto 10 milioni online, non può parlar male del poker”

Come hanno spiegato sia Musta che Filippo, le parole di Dario vanno interpretate in un certo modo.

Kanit spiega ed ironizza sull’amico: “il ragazzo ha vinto 10 milioni di euro online ed esordisce così: ‘il poker fa schifo davanti a milioni di persone (l’hanno tradotto anche in Cina)’. Se non c’era il poker lui a quest’ora faceva il venditore al Vomero”.  (Nota bene: la sua espressione durante la diretta è ancora più colorita).

Poi spiega: “Dario non è contro il poker online, si è trovato da solo sui campi di battaglia ed è normale farsi prendere dallo sconforto, ma quando tornerà a grindare con i compagni di merende, gli piacerà di nuovo giocare online”.

Per compagni di merende naturalmente Musta intende se stesso e gli altri giocatori italiani high roller. Del suo rapporto con Sammartino parlerà durante la puntata (un argomento che però affronteremo nei prossimi aggiornamenti).

“Ora stiamo vivendo tutti un momento particolare, ci ritroviamo a casa da un anno e mezzo e non possiamo viaggiare. Pre-pandemia, grindare online rientrava nel nostro balance (equilibrio di vita, ndr), venivamo da due o tre lunghe trasferte live ed era piacevole giocare online nelle pause, ora siamo quasi agli arresti domiciliari e non abbiamo alternative”.

Candio:  “Dario è contro l’uso dei solvers senza controllo, non è contro il poker”

Candio però vuole chiarire il senso delle parole di Sammartino da Fedez: “Dario non ha detto che il poker online fa schifo ma ha fatto un ragionamento differente: con l’arrivo indiscriminato dei solvers, con l’uso senza limiti delle intelligenze artificiali, chi arriva nel poker oggi è destinato a perdere, per questa ragione ne ha parlato in modo negativo”.

Per i meno esperti spieghiamo cosa sono i poker solvers: sono dei software che aiutano a trovare la soluzione GTO in determinate situazioni durante una mano. Inserendo nel programma i dati relativi alle proprie carte, al board e al range avversario il software ci indica l’azione che a livello teorico/matematico è più corretta.

Musta: “una volta per vincere negli high stakes dovevi farti un’esperienza notevole, oggi… “

L’intervento di Pippo Candio solleva un bello spunto di riflessione nell’interlocutore. Musta va controcorrente sui solver: “la penso in modo diverso – afferma Musta – . Per vincere negli high stakes, in passato, dovevi farti un’esperienza personale notevole, dovevi viverle di mille colori e questo metteva anche in discussione sempre il rapporto con te stesso e con chi ti circondava”.

Ora puoi raggiungere questo grado di preparazione e di esperienza da solo, stando al computer e lavorando 10 ore al giorno. E’ un lavoro molto difficile ma è possibile farlo grazie a questi strumenti“. Ci sono i margini per crescere a prescindere dalle amicizie e dal confronto con gli altri professionisti, Musta vuole mettere in evidenza questo aspetto.

Uno dei punti di forza di Kanit nella sua carriera

Ricordiamo che uno dei punti di forza di Kanit nella sua carriera, oltre ad un’intelligenza sopra la media, una sensibilità per il gioco da campione, ci sono sempre state le amicizie e la cura dei rapporti personali con pro del calibro di Olé Schemion, Benny Spindler, Bryn Kenney (solo per fare tre nomi) e di tutti i più forti giocatori high roller tedeschi. E’ stato il primo italiano bravo ed abile a costruire e gestire rapporti personali che gli hanno permesso di legarsi ai più forti e di confrontarsi – ogni giorno – con le menti più raffinate del poker mondiale.

Musta è anche un bravissimo pr, un’altra abilità che può portare risultati nel poker e che non tutti possono permettersi (è molto bravo anche nel parlare l’inglese, dote non scontata per un italiano).

La condivisione di informazioni ed il confronto (su mani, spot di gioco etc) ha permesso a Musta di migliorare e di diventare uno dei top mondiali. E questa è un’altra abilità non facile da costruire nel tempo, non tutti sono in grado di farlo e molti players italiani hanno beneficiato dei suoi buoni uffici con il field globale.

Secondo però il campione italiano, con l’arrivo dei solvers le amicizie nel poker hanno (ed avranno) un peso differente, sarà – paradossalmente dal suo punto di vista – un poker meno di élite, nel quale il ragazzino studioso venuto da anni di studio nella sua cameretta, può battere tutti grazie all’ausilio di strumenti che, in fase di review gli possono permettergli di capire molte cose del suo gioco e dei suoi avversari.

Forse questo aspetto inquieta proprio coloro che fanno parte proprio dell’ élite che, con la condivisione (chiusa) di informazioni, mantenevano salda la loro supremazia negli high stakes. I solvers possono rompere questi equilibri e regalare la conoscenza a tutti coloro che li usano. Questa è una diretta conseguenza del ragionamento di Musta. Leggete bene.

Si può vincere a poker nel 2021? “bisogna farsi un bel mazzo ma è possibile….”

Ad una precisa domanda di Candio sulle possibilità di vincere di un giocatore alle prime armi nel 2021, Musta è ottimista: “non è una cosa facile, ma ci puoi riuscire a prescindere dal confronto con gli altri giocatori, avendo a disposizione tools che ti permettono di fare questo lavoro”.

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“Prima non c’erano e per raggiungere l’élite dovevi avere un’intelligenza particolare, un’esperienza notevole alle spalle, fare tanto volume (giocare molte mani, ndr) e migliorare il tuo processo. Ora è differente”.

“Se bussa alla mia porta un ragazzo tedesco che non conosce nessuno nel settore, gli puoi dare un solver in mano e dirgli: studia e vedrai che non perderai a nessun livello”.

Candio lo incalza: è possibile ancora ottenere dei risultati eccellenti nel cash game online?

“Si ho amici che stanno ottenendo risultati eccellenti alla 2/5 Zoom che è uno dei livelli più duri, se sei vincente a quel livello puoi sfidare livelli più importanti. E’ ancora possibile vincere, ci vuole però un lavoro di studio incredibile e naturalmente devi essere preparato perché è una sfida super competitiva“.

“Il poker non è imbattibile, il poker è battibile ma bisogna farsi un mazzo così, stare dalla mattina alla sera sul pezzo, e non è più come il 2008/2009”.

L’intelligenza artificiale viene usata negli High stakes online?

Negli ultimi mesi, sui principali forum mondiali, si è sviluppato un ampio dibattito sull’uso dei solver real time (pratica vietatissima) negli high stakes. Ne abbiamo parlato anche in una recente inchiesta e con la denuncia di Patrik Leonard.

Filippo pone una bella domanda sugli high stakes e se c’è l’opportunità di usare i solver a quei livelli. E’ bene dirlo che Candio ha mostrato molto scetticismo su questa eventualità.

Musta dà la sua testimonianza: “Per quanto riguarda lo studio si, i solver vanno usati negli high stakes. Avere una strategia non exploitabile è molto molto importante a quei livelli.

“Vengono usati molto a livello di studio, in fase di review, per sviluppare strategie e per il bilanciamento dei range. Il giocatore perfetto conosce molto bene la teoria, la strategia di base ed ha una elasticità mentale che gli permette di muoversi all’interno di quei limiti prendendosi delle edge. E’ logico che se conosci la GTO e la vuoi applicare al Main Event WSOP, ti dico che sei un idiota”.

Musta poi chiarisce: “giocando bene una strategia di base così, in qualsiasi contesto, tu difficilmente perdi. Inoltre hai a disposizione strumenti che ti dicono se stai giocando bene o male, prima non ne avevi ed era una lotta con te stesso continua per capire se avevi fatto la cosa giusta o sbagliata, pensavi ore se quel bluff ci stava anche se ti avevano chiamato oppure no. Era un processo personale complesso e ti confrontavi con due o tre persone abitualmente”.

Se Dario è molto critico sull’utilizzo dei solver,  Musta è di tutt’altro parere, almeno nel loro utilizzo solo in fase di studio.

Poker Hero, format di successo

Prima di concludere, mi concedo una breve osservazione personale: Poker Hero mi è piaciuto molto. E’ un format dinamico, scherzoso, piacevole e ricco di contenuti d’attualità con ospiti di primissimo livello su un canale che ha sempre premiato e valorizzato il poker (Twitch) e per questo va sostenuto da tutti gli amanti del giochino. Contenuti del genere possono far crescere la community pokeritica italiana.  Complimenti.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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