Il bello del poker è che ogni giorno ci regala storie di vita che si trasformano in favole come per magia. Orlando 'Cigno83' Cacciotti è un vigile urbano ‘precario’ di Carpineto Romano che nel week-end ha piazzato un colpo importante vincendo il Sunday Special su PokerStars, qualificandosi da un satellite. Con un ticket che non gli è costato nulla (bastavano 100 punti) è riuscito a portare a casa il primo premio da 50.000 euro Un bello schiaffo al precariato.
Assopoker: Orlando, complimenti.
Orlando Cacciotti: Sinceramente devo ancora realizzare. E’ stato tutto inaspettato, non era nelle previsioni.
AP: Quando hai iniziato a crederci?
OC: Rimasti in 70 mi è iniziata a balenare l’idea in testa e, mano dopo mano, la mia convinzione aumentava sempre di più. Ad un certo punto ero convintissimo di vincere il torneo, tanto è vero che, quando eravamo in quattro a giocarci il primo posto, il quarto giocatore in chips ha proposto un deal, ma nessuno gli ha risposto.
AP: Nel testa a testa finale? C’erano in ballo 30.000 euro di differenza…
OC: Avevamo le stesse chips ma nessuno dei due ha fatto una proposta. Io non avrei accettato. C’era mio padre accanto a me che mi diceva di dividere ma io ero troppo convinto di farcela. L’ heads-up è la mia specialità.
AP: E’ stata dura battere gregorioAA?
OC: Ho dovuto giocare molto aggressivo, andavo continuamente al rilancio. Nella mano decisiva, avevo capito che stava bluffando ed ho fatto subito istant call.
AP: Nella vita cosa fai?
OC: Ho ventisette anni e faccio il vigile urbano. Il 30 luglio mi scade il contratto a termine di tre mesi. Vediamo dopo cosa riuscirò a combinare nel poker. E’ la mia passione, cerco di dedicargli più tempo possibile. E dopo il week-end appena passato è aumentata la convinzione nelle mie capacità. Nei primi 70 c’erano almeno 6 professionisti ed ho visto che me la posso giocare… Certo, voglio rimanere con i piedi per terra, consapevole che è un percorso duro e difficile.
AP: Quali sono i tuoi obiettivi?
OC: Voglio mettermi in gioco a 360 gradi. Leggo molti libri. Ho iniziato con i testi italiani di Pescatori e De Toffoli, ho trovato interessante “Odds e probabilità” di Matthew Hilger, voglio consultare testi sul poker online specifici ed ho letto anche il libro di Gus Hansen, uno dei miei idoli. Divoro riviste come Card Player e Poker Sportivo e mi aggiorno sui forum.
AP: Il tuo idolo è Gus?
OC: Mi piace per il suo stile aggressivo ma io non ho un tipo di gioco del genere. Solo lui può permetterselo.
AP: Nel tuo avatar c’è la foto del campione danese: se tu sei più conservativo? Vuoi spiazzare i tuoi avversari.
OC: Guarda, ci sono ragazzi che non lo riconoscono ed in chat mi dicono: che orecchie grandi hai? Io mi metto a ridere e gli rispondo che quello è Gus Hansen…
AP: Ammiri Great Dane ma tu al tavolo che tipo di strategia adotti?
OC: Cerco di basare il mio gioco sempre sullo stile degli avversari. Gioco in base a chi ho di fronte.
AP: Per te quanto è importante la matematica?
OC: Il mio è un gioco istintivo. La statistica è importante ma se sto giocando da due ore con gli stessi giocatori, cerco di basare la mia strategia sulle loro caratteristiche. La psicologia è una componente fondamentale. Gioco sul giocatore.
AP: Un gioco molto adatto al live. Hai mai preso parte ad un torneo dal vivo?
OC: No, ma sogno di farlo, magari con la somma che ho appena vinto posso levarmi anche questa soddisfazione di sedermi ad un tavolo in un casinò, almeno per una volta.
AP: Con gli amici giochi?
OC: Si, per puro divertimento. E’ molto utile perché ci confrontiamo ed analizziamo le mani. Non abbiamo mai messo piede in un circolo, a Carpineto non ce ne sono.
AP: Con i 50.000 euro cosa farai?
OC: Devo ancora pensarci, però un bel viaggio non me lo leva nessuno. E poi un bel televisore così posso collegarlo al pc e giocare comodo.
AP: Quante ore giochi al giorno e come hai scoperto il Texas Hold’em?
OC: In questo momento, con il lavoro di vigile urbano, ho poco tempo. Al massimo posso stare al pc un paio d’ore, al massimo tre. Quando non ho nulla da fare invece 8 ore al giorno mi passano velocemente, mi diverto. Ma al massimo gioco su due tavoli. Non ho mai provato ad andare oltre. Il poker sportivo l’ho conosciuto in televisione due anni e mezzo fa e mi ha colpito molto. I giochi di carte mi sono sempre piaciuti e così è stata una passione sempre crescente.
AP: Nelle tue lunghe sessioni online, ti servi di strumenti per alleviare la fatica?
OC: Eh… Guarda ho giocato due giorni sul divano, ho la schiena a pezzi, dovrò farmi visitare.
AP: Online su quali piattaforme giochi e qual è la tua specialità?
OC: Su PokerStars, GiocoDigitale ed altre rooms. Vario molto. A me piace giocare soprattutto in heads-up, poi sit-and go e partecipo ai tornei programmati. Ho preso parte diverse volte al Sunday. Mi sono qualificato da un satellite che richiedeva 100 punti.
AP: La tua è una bella storia contro il precariato giovanile o secondo te il poker è fuorviante?
OC: Eh si, purtroppo per noi giovani è dura. E anche nel poker la strada è in salita considerando che non possiamo pagarci gli ingenti buy-in dei tornei live.
AP: Però con 50.000 euro in tasca cambiano le prospettive. A questo punto devi fare una promessa: lascerai in pace i poveri automobilisti di Carpineto? Niente multe fino al 30 luglio?
OC: Vediamo cosa possiamo fare… (ride, ndr)
AP: Ora puoi svelarci il segreto del tuo nick: cigno83?
OC: Si è era un cosa che volevo fare al termine dell’intervista, ci tenevo molto: Cigno era un mio carissimo amico che è morto in un incidente stradale, con la sua moto, un anno fa. Dedico a lui la vittoria! Quando ho iniziato a giocare avevo un altro nick, poi con il passaggio dal .com al .it ho deciso di cambiarlo in suo onore. Lunedì mattina sono andato a trovarlo e mi ha aiutato, non mi ha lasciato solo!
Staff Assopoker