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Phil Ivey: prestiti da Full Tilt Poker per oltre 10 milioni?

phil-iveyDal giugno del 2009 ad aprile del 2011 Phil Ivey avrebbe ottenuto in prestito da Full Tilt Poker somme ingenti, pari a 10,7 milioni di dollari. E' quanto emerge da un'inchiesta giornalistica condotta da SubjectPoker. Il campionissimo avrebbe poi restituito almeno 6,2 milioni in varie forme, attraverso operazioni marketing e non solo.

Ci sono però molti interrogativi che aleggiano sulla vicenda: Ivey proprio in quel periodo avrebbe maturato negli High Stakes online della red room, vincite superiori ai 9 milioni e quindi ci permettiamo di dubitare di alcune speculazioni che girano in rete in queste ore sul conto del campione californiano. Con ogni probabilità sarebbe più corretto parlare di somme versate a suo favore in 'acconto' e non a titolo di prestito.

Operazioni simili sarebbero state messe in atto anche nei confronti del red pro David Benyamine e parte dei "prestiti" personali concessi al giocatore francese sarebbero stati rimborsati tramite trattenute e compensazioni sul suo ingaggio annuale pari a circa $500.000 ma che poteva arrivare a $800.000, in varie forme (rake-back e bonus vari).

Come detto, in tutta questa vicenda il condizionale è d’obbligo, essendo indiscrezioni emerse a seguito di un’inchiesta giornalistica del sito SubjectPoker (non nuovo a simili scoop) che sostiene di aver avuto accesso a dati sensibili inerenti ai conti dei due giocatori legati alla red room. Non abbiamo però riscontri diretti e tali informazioni vanno  interpretate con la massima cautela.

Una cosa è certa: questi rumors testimoniano la situazione caotica che si è venuta a creare intorno al gruppo irlandese e ai suoi giocatori; indagare sui loro conti è stata senza dubbio una chiara violazione della privacy.  Inutile dire che le rivelazioni pubblicate in queste ore sono esplosive e potrebbero essere solo l’inizio di una lunga serie di clamorose fughe di notizie, come sostiene il sito Poker King.

A nostro avviso, l’inchiesta non può dare indicazioni precise sulla condotta dei due giocatori, essendo solo informazioni parziali, ma può essere indicativa sulla “finanza creativa” messa in atto dagli amministratori della multinazionale, ad iniziare da Ray Bitar, l’amministratore delegato del gruppo, non a caso indagato dai procuratori statunitensi per tali reati.

E’ curioso constatare come certe informazioni siano emerse sul conto di Phil Ivey a meno di due mesi dalla sua azione giudiziaria contro Tiltware, la holding del quale è socio e che controlla Full Tilt Poker.

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SubjectPoker pubblica che negli ultimi due anni, Ivey avrebbe avuto accesso a 18 prestiti per somme ingenti (ad esempio 3 milioni in sei rate da $500.000  nei mesi di luglio e agosto 2009) ed avrebbe restituito solo 6,2 milioni dei 10,7 totali, trattenendone 4,5 milioni.

david-benyamineMa come lo stesso sito ha ammesso, Ivey  potrebbe aver rimborsato il presunto prestito in altre forme (ad esempio con bonifici bancari da altri conti). L’indagine inoltre sembra sommaria perché in quel periodo, secondo le statistiche di HighStakesDB, il campionissimo californiano avrebbe maturato sul suo account vincite superiori ai 9 milioni di dollari nel cash game online.

Proviamo a fare due calcoli approssimativi: solo nei primi 4 mesi del 2011, Ivey ha guadagnato 1,3 milioni di dollari che si vanno ad aggiungere ai 2,2 del 2010 e ai 5,5 registrati da giugno a dicembre del 2009. In altre parole, il player ha maturato un utile nel periodo “incriminato” di 9 milioni circa e avrebbe quindi un saldo in attivo di 4,5 milioni ma il sito non chiarisce questo aspetto. Per questo motivo, le informazioni che girano in rete in questo momento non possono essere indicative sulla condotta di Ivey, perché assolutamente parziali.

Non a caso, le operazioni, secondo il dossier in mano ai giornalisti statunitensi, sarebbero state qualificate formalmente come “anticipi” e autorizzate da Rich Bitar, il fratello di Ray Bitar. Forse non è corretto tecnicamente parlare di “prestiti” ma di “acconti”, essendo somme che dovevano essere riscosse a pieno titolo da Ivey? Nei prossimi giorni i diretti protagonisti, con ogni probabilità, forniranno maggiori informazioni e chiariranno le loro posizioni con la red room.

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Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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