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PokerStars Players Championship (PSPC), quale futuro? Hollreiser (PS) indica la strada

Il PokerStars Players Championship (PSPC) è stata la novità marketing che ci ha accompagnato per tutto il 2018 (un'iniziativa inedita nel settore) e la super promozione del team marketing di PS è culminata nei primi giorni del 2019 con il torneo high roller dei record, con numeri straordinari.

Il torneo ha richiamato tantissimi giocatori amatori e, di conseguenza, molti professionisti. Si è così creato un mix perfetto, il field ideale per il montepremi ideale. Una sorta di Main Event WSOP ma con buy-in più importante.

La curiosità intorno alle prospettive dell'evento sono tangibili. Che ne sarà del PSPC: sarà mai riproposto da PokerStars in futuro? L'investimento è stato importante ma anche il ritorno d'immagine.

Il primo a rompere il silenzio in casa The Stars Group è stato il responsabile della comunicazione, lo storico portavoce Eric Hollreiser,  braccio destro degli Scheinberg prima ed ora figura cardine della società canadese. Un uomo di assoluta fiducia di Rafi Ashkenazi.

In casa PokerStars, a prescindere dai numeri straordinari che ha registrato il torneo, stanno tirando le somme. E serve tempo per capire determinate dinamiche ma le parole di Hollreiser lasciano poco spazio alla fantasia ed inducono all'ottimismo. Nei prossimi anni c'è da scommettere che rivedremo il format del PSPC rivedere la luce e i Platinum Pass assegnati ancora.

Bisognerà capire quando ma il messaggio della prima poker room al mondo è chiaro: incentivare l'emersione degli amatori e delle loro storie. Alimentare l'ingresso nel poker d'elitè di giocatori occasionali vuol dire anche favorire l'altra faccia del poker, i players professionisti. Questo sembra essere il futuro e PokerStars vuole muoversi su questi binari, almeno questa è l'impressione vista da fuori.

D'altronde la filosofia del PSPC è quella di premiare e spingere l'amatore ad un'esperienza unica nella sua vita. Pensiamo solo al contesto. Il "Signor Rossi" che vince viaggio per le Bahamas in un posto incantato e nel lusso per giocare e divertirsi a poker senza rischiare nulla, concorrendo per un montepremi pazzesco e seduto accanto ai campionissimi che ha sempre ammirato. C' è una prospettiva migliore per un appassionato di questo gioco?

Questa settimana, Eric Hollreiser ha esternato tutto il suo ottimismo in una bella e lunga intervista con Lee Davy di Calvinayre. Abbiamo selezionato per voi un passaggio importante del capo della comunicazione di The Stars Group quando gli viene chiesto: "The Next?".

Hollreiser ammette: "mi piace pensare ad un brand che incarna e trasmette emozioni". Il suo pensiero è anche per lo staff che ha ideato e valorizzato questi marchi e questo format: "Grande attenzione sono state rivolte alla creazione del PSPC e dei Platinum Pass. Entrambi sono stati progettati per rappresentare un percorso ambizioso. IL PSPC è una manifestazione che ha come target i giocatori di poker. Una competizione, una festa per la comunità e un'opportunità per fare esperienze che migliorano la vita o addirittura premi che cambiano la vita".

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"Nel corso dei 13 mesi, i nostri regali con i Platinum Pass hanno catturato l'attenzione, l'immaginazione e le aspirazioni di una parte di pubblico all'interno della community del poker (dai principianti ai professionisti) e dei media. Questo ha generato quel tipo di interesse che alla fine viene percepito anche dal pubblico più tadizionale e che era un obiettivo chiare della nostra mission per espandere il pubblico per il poker".

"Siamo un'azienda online ma i nostri eventi live offrono un'opportunità tangibile per provare il brand PokerStars. E' un'opportunità per i nostri clienti e per i fan di avere un'esperienza diretta nella vita reale con le persone che sono dietro al marchio. E' un'opportunità per competere, socializzare e condividere esperienze. A volte ti cambiano anche la vita".

Eric Hollreiser durante il PSPC

"Mi stai chiedendo se questi brand continueranno ad esistere? La vita di un brand è in gran parte determinata dal pubblico. Se l'emozione che evoca entra in risonanza con i consumatori e con le persone che lo rappresentano, allora stai costruendo un'energia duratura. Come abbiamo detto, il PSPC e il Platium Pass sembrano davvero rispecchiare tale percorso".

"La risposta dei giocatori, media e dipendenti è stata eccezionale e non c'è dubbio che vogliamo continuare a replicare gli aspetti fondamentali che questa iniziativa ha raggiunto: creare storie, costruire vibrazioni, ispirare e creare una comunità. Quindi ci vorrà del tempo per valutare cosa ha funzionato e cosa no. Continueremo a parlare con i giocatori per vedere se c'è il desiderio di continuare nello stesso modo nel quale abbiamo lavorato nel 2018".

Quello del PokerStars Players Championship è un arrivederci.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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