Randy Lew, leggendario giocatore di cash game conosciuto come “nanonoko”, nella giornata di oggi è atterrato a Vancouver, in Canada, là dove Daniel Negreanu si è già trasferito.
Proprio il pro di PokerStars, appena qualche giorno fa, aveva esortato i giocatori professionisti ad abbandonare gli Stati Uniti per trasferirsi altrove, in modo da poter giocare quando e dove più preferiscono.
Come rappresentante di spicco della poker room più grande al mondo il consiglio di Daniel non appare del tutto disinteressato, ma in ogni caso c'è anche e soprattutto dell'altro. Infatti, gli Stati Uniti ed i loro abitanti sono da sempre andati particolarmente orgogliosi della definizione di “land of freedom”, tanto da spingere questa definizione a conseguenze talvolta paradossali.
E' evidente che il blocco a tempo indeterminato del poker online proprio lì dove è nato e nel luogo in cui la libertà delle scelte individuali dovrebbe essere più tutelata è stato vissuto da molti come una sorta di sacrilegio: il tempio è stato violato ed i fedeli indignati si dirigono quindi altrove, maledicendo a denti stretti il Black Friday e dando vita ad un esodo che ai più appare ormai inevitabile.
Se Lew ha scelto il Canada come base delle operazioni, in vista anche del prossimo WCOOP, un altro giocatore statunitense proprio in questo momento è con le valigie in mano per lo stesso motivo: stiamo parlando di Shaun Deeb, che tuttavia ha pensato bene di dirigersi verso il caldo sole del Messico. Stanco evidentemente di giocare cash game live a Las Vegas, aspettiamoci di veder tornare “tedsfishfry” protagonista in quei tornei di poker online che lo hanno reso ricco e famoso.
Col passare dei mesi, insomma, non sembra fermarsi quell'emorragia a causa della quale la bandiera sotto il cielo di Washington sta perdendo molte delle sue stelle: auguriamoci che sappia presto farle tornare a sé, o la notte per il poker statunitense si rivelerà sempre più buia.