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Tom Dwan

Tom Dwan: “Il poker mi ha insegnato a valutare le informazioni. Quanto servirebbe ai politici!”

Nell’ultima parte dell’intervista di Lee Davy a Tom Dwan, il noto giocatore di poker americano ha toccato alcuni argomenti molto interessanti, riferendosi in particolare a ciò che la sua carriera di player professionista gli ha insegnato.

Quello che traspare è un Tom Dwan molto diverso dall’immagine che si percepisce al tavolo, cioè quella di una vera e propria macchina da guerra che va dritta per la sua strada, senza mai mettere in dubbio nulla di quel che fa. In realtà, è proprio l’opposto…

Il poker come metafora di vita

“Penso che la lezione più importante che il poker mi abbia insegnato sia quella di valutare al meglio le informazioni, ha raccontato ‘durrrr’. Una qualità che secondo il poker pro “servirebbe molto nella società in cui viviamo”.

“Non puoi pensare di avere sempre ragione, e se lo pensi sei un ca***ne”, ha sentenziato Dwan. “Credo che sia un concetto molto importante, perché è vero: spesso nella vita non puoi fare altro che tirare a indovinare e accettare le conseguenze nel caso tu abbia avuto torto.

‘durrrr’ ha tirato in ballo persino la classe politica: Credo che molte persone quando valutano le informazioni tendano a semplificare molto. Basta pensare ai politici. Nessuno vuol vedere gente che dubita, vogliono tutti vedere gente sicura di quel che fa o sceglie.

Guarda la politica negli Stati Uniti per esempio. Chi è più di destra guarda programmi tv di destra, chi è più di sinistra fa l’opposto. Tutti sono sicuri di cosa sia giusto o sbagliato e in pochi si chiedono cosa ci possa essere di sbagliato nella propria fazione politica.

Chi non dubita è perduto!

Il costante mettere in dubbio le proprie scelte e il proprio modo di giocare, secondo Tom Dwan, è fondamentale per continuare a vivere di poker: “Perché a volte pensi di aver capito come gioca un tuo avversario, e invece questo ti sorprende”.

La sua mente curiosa è ciò che ha contribuito a renderlo un poker player di successo: “Se sei bravo a giocare a poker, migliori costantemente nel valutare le informazioni, ma non puoi mai essere sicuro al 100% che quello che fai sia giusto”.

Altrimenti, spiega ‘durrrr’, si rischia di finire come quei giocatori di poker che vincono qualche torneo o qualche sessione cash e pensano di aver capito tutto del gioco: di soliti finiscono molto male.

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Tom Dwan: “Su una sola cosa non ho dubbi”

Spesso si dice che il poker sia un mestiere che lascia molta libertà. Ma che cos’è la libertà per Tom Dwan? Esattamente non lo so, ma so che mi piace, ha scherzato l’americano. “Credo che maggiore sia la libertà che ho di prendere le mie scelte e più sono felice. A volte faccio lunghe sessioni o studio molto, sacrifico un po’ di libertà con l’obiettivo di averne di più in futuro”.

Uno come ‘durrr’ ha mai pensato di abbandonare il poker? “Direi di no – ha risposto Dwan – “Certo, a volte quando perdi molto non puoi essere felice, ma non credo di aver mai pensato seriamente a smettere di giocare a poker”.

C’è una cosa su cui Tom non ha mai dubitato, e cioè la scelta di giocare a poker da professionista: “A volte mi capita di pensare che avrei potuto investire meno buy-in o meno quote, ma non ho mai davvero pensato di aver sbagliato carriera. Mi piace poter scegliere quando lavorare, anche se fino a un certo punto. Questa libertà mi fa capire che il poker è ciò che fa per me.

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