Giornata dolceamara per i colori azzurri al WPT di Vienna, dove dei 260 giocatori presentatisi per il day 2 ne sono infine rimasti appena 35: se Mario Adinolfi chiude con una grande prova che gli vale la terza posizione, Alessio Isaia tiene duro, mentre Gianluca Speranza recrimina con la sorte per essere incappato in una mano che lo ha condannato a recitare la parte dell'uomo bolla del torneo.
Sicuramente nella capitale austriaca le note più liete per la pattuglia azzurra arrivano come detto da Mario Adinolfi, già sesto al WPT di Venezia nel 2009 e oggi pronto a tornare ai tavoli con ambizioni analoghe se non superiori, visto il suo stack da 1.009.000 fiches. Iniziata la giornata avendone 85.500, Adinolfi era già chipleader alla pausa cena con oltre mezzo milione, e nel proseguo del torneo le cose sono andate di bene in meglio.
La sfortuna ha invece deciso di abbattersi su Gianluca Speranza: ottavo alla pausa cena, esce come 55esimo da bubble man, sbattendo nel top range di Simon Ravnsbaek. Il pro di GDpoker si vede 3-bettato preflop per l'ennesima volta, e decide quindi di 4-bettare all-in con 8 8 , chiamato dall'avversario con k k e trovando nel board nient'altro che uno spettatore disinteressato.
Anche per Alessio Isaia la giornata era cominciata molto bene, con il piemontese in nona posizione al dinner break. Purtroppo, nel corso delle ore successive le cose non vanno proprio come l'italiano vorrebbe, e così delle 357.000 fiches avute in quel momento a fine giornata gliene resteranno 258.000, abbastanza perché per un giocatore come lui tutto sia ancora possibile. Il terzo italiano ad accedere al day 3 è Riccardo Scalzo, 26esimo con 250.000 fiches.
Vengono invece eliminati, fuori dalla zona premi, Irene Baroni, Emanuele Rugini ed Alfonso Amendola, così come i pro del team di PartyPoker.it Giovanni Rizzo e Giovanni Safina. Il primo ha visto il torneo compromesso dal più classico dei coinflip persi - AK contro QQ e board anonimo - per poi essere eliminato in seguito, mentre il palermitano subisce un set contro overset che lo fa vacillare, per poi crollare quando la sua doppia coppia floppata perde contro due re avversari, che vedendo accoppiare il board fra turn e river hanno la meglio su di lui.
Non va meglio a molti altri giocatori di caratura internazionale: Tony G, Dragan Galic, Michael Tureniec, Roberto Romanello ed Alexander Kravchenko sono tutti player out. Domina invece il chipcount proprio quel Simon Ravnsbaek che tanto caro è costato al nostro Speranza: chiude infatti la giornata con 1.194.000 fiches, e per lui il sogno sono i 448.000 € riservati al vincitore.
Essendo rimasti in 35, ai giocatori saranno assicurati da oggi non meno di 10.340 €, ma è ovvio che quando ci si trova ad un torneo come il WPT in gioco ci sia davvero molto di più. Questo il chipcount relativo alle prime dieci posizioni:
1) Simon Ravnsbaek 1.194.000
2) Gromov Dmitry 1.187.000
3) Mario Adinolfi 1.009.000
4) Pascal Lefrançois 870.000
5) Noll Maximillian 850.000
6) Alexander Kuzmin 825.000
7) Tolga Demirel 754.000
8) Slobodan Bjelobrk 744.000
9) Valentin Stroieiscu 604.000
10) Ruben Visser 598.000