Il Bomb Pot e la Lew. La domanda del giorno è la seguente: siete disposti a snaturare il Texas Hold'Em tradizionale, peraltro già contaminato nel corso degli ultimi anni da tutta una serie di modalità di gioco che poco hanno a che fare con i primi anni del nuovo poker, per misurarvi con il doppio board?
La diretta streaming al Live At The Bike di Los Angeles di qualche giorno fa è andata in scena con la novità di giocare alcune mani con il doppio board fin dall'inizio della mano, una novità che, a leggere i commenti, non è dispiaciuta agli appassionati che hanno seguito la sessione.
Bomb Pot e doppio board
Avete mai sentito parlare di Bomb Pot? Bene se non lo conoscete vi spieghiamo come sono andate le cose nella diretta streaming fatta registrare al Live at The Bike qualche giorno fa.
La specialità differisce dal Texas Hold'Em originale, poiché i giocatori si accordano per mettere una cifra di denaro prima che vengano girate le carte comuni e, addirittura, prima ancora che vengano distribuite le carte private.
In pratica il dealer inserisce nel pot le puntate di tutti i giocatori, come se fossero degli Ante vecchio stile pagati da tutti, ancora prima che i giocatori sappiano con quali mani devono giocare e su quale flop si misureranno. Ovviamente giocano tutti e, ancora più ovviamente, affinché posizioni e Small e Big vengano pagati una volta da tutti, dovrà essere effettuato almeno un intero giro di puntate.
La parte successiva di questo modo di interpretare il poker, è quella che fa capo alla messa in opera del flop, in modo tale da saltare a piè pari il giro di puntate pre flop.
Giocano tutti... Anche e soprattutto Robbi Lew
Per questo motivo giocano tutti quanti il flop, primo vero e proprio atto di scrematura della mano e da questo momento le regole tornano quelle tradizionali, con le puntate al flop, al turn e al river.
Nella mano che state per guardare, c'è una ulteriore variante che fa capo alla sessione in questione, il doppio board.
Eh sì, perché la registrazione della mano comincia quando il dealer stende al flop non tre ma ben sei carte e i giocatori si cimentano come se stessero giocando due piatti separati alla fine dei quali si faranno i conti per capire quali dei giocatori hanno vinto uno o entrambi i piatti.
Il pericolo split pot è spesso in agguato, visto che una mano può andare bene per un board, ma non per l'altro, ma di certo è una variabile del gioco piuttosto divertente.
La Lew mostra, con tutta la sua verve, come si perdono due piatti su due, uno con la scala migliore del suo avversario e uno semplicemente senza trovare aiuti dal board con la top pair del rivale che rimane buona fino al river.
Homepage: Robbi Jade Lew courtesy Live at the Bike