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Espen Jorstad Courtesy Pokernews & Alec Rome

Il campione del Mondo Espen Jørstad ha perso il 95% del suo patrimonio ($ 1 milione) con il crash della crypto Terra

Il crollo delle crpyo Terra (Luna) e TerraClassicUSD ha bruciato circa 400 miliardi di dollari di capitalizzazione, rovinando molte persone che avevano investito i risparmi di una vita. Tra loro c’era anche il neo campione del mondo di poker Espen Jørstad che, per sua fortuna, si è rifatto a Las Vegas per 10 milioni di dollari (senza alcun tipo di tassa da pagare), dopo aver vissuto 2 mesi da brividi.

Espen, con ogni probabilità, ha partecipato al Main WSOP 2022 vendendo e scambiando quote. C’è da immaginarsi anche che gran parte dei 10 milioni di dollari vinti non siano finiti nelle sue tasche.

Lo scandinavo non ha parlato di questi aspetti dopo la sua vittoria, ma alla vigilia delle World Series of Poker (maggio 2022) ha assistito a uno dei crolli peggiori per il mondo delle crypto.

Secondo l’account Twitter Bitcoin Archive, gran parte del crollo è stato dovuto a una manipolazione di mercato di due grossi fondi di investimento: BlackRock e Citadel che hanno attaccato l’ecosistema di Terra.

Espen Jørstad: “alla vigilia delle WSOP ho perso tutto per le crypto”

Il norvegese ha ammesso di aver perso il 95% del denaro investito, ovvero un milione di dollari (che in passato aveva vinto nei tornei di poker online) prima di recarsi a Las Vegas. Il collasso del valore di Terra (Luna) e tutto il suo ecosistema lo ha lasciato al verde, solo con gli spiccioli in tasca e il suo patrimonio compromesso.

A tal punto da poter giocare solo il Main Event, il suo torneo e di lasciare da parte gli altri high roller.

Ha giocato qualche eventi low stakes e ha vinto il TAG Team (buy-in $1.000) in coppia con il guru dell’online Patrick Leonard.

“Ho fatto un passo indietro nel poker, giocando i low stakes”

Appena è stato colpito dalla catastrofe finanziaria di Terra (Luna), Espen Jørstad non ha perso la testa e non ha fatto mosse azzardate a Las Vegas per recuperare. Ha rivelato in quel momento il suo nuovo modo di approcciarsi al poker, dopo aver percorso una strada di grande successo ma anche di sacrifici (vanificati dal crack della crypto):

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“Penso che sia importante fare un passo indietro e rendermi conto che non posso più permettermi di giocare alle condizioni di prima. Penso che sia importante per me non lasciare che il mio ego mi suggerisca cose sbagliate come far parte ancora del giro dei tornei high roller (online, ndr) solo perché un mese fa li stavo giocando. La realtà è che la mia linea d’azione più sensata è semplicemente quella di fare un passo indietro, level down e non fare shot eccessivamente aggressivi negli high stakes”.

Ha così iniziato di nuovo a grindare tornei con buy-in basso e a scambiare quote per tornei più impegnativi. E’ molto probabile che al Main Event avesse degli accordi importanti da onorare con altri giocatori e finanziatori.

“Gli high roller mi aspettano ma solo se sarò bravo…”

Finita la tempesta, con la vittoria da 10 milioni di dollari, il coach neo campione del mondo non ha nascosto la sua soddisfazione per avere di nuovo il bankroll per giocare gli high roller online. Ha dichiarato di voler partecipare ad alcuni $25.000 live ma prima ha intenzione di testare le sue skills, prima di compiere questo passo difficile.

Da diversi anni giocava high roller sulle principali poker rooms, ma non ha mai frequentato high stakes dal vivo. I suoi tornei sono sempre stati low stakes live con buy-in inferiori ai $1.000 tranne qualche rara eccezione.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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