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HR Bounty: Sammartino comincia alla grandissima, ma trionfa Peters “il cannibale”

Peters cannibale. Quando un nostro giocatore va vicino ad un’impresa in campo internazionale, a chi vi scrive non rimane che scegliere di impostare l’articolo intorno alla delusione per non esservi riuscito, oppure alla gioia per un risultato comunque decisamente positivo.

La seconda opzione è quella che in occasioni come queste va messa in evidenza, ecco perché.

Un terzo posto all’esordio

Partire alla grande in queste World Series Of Poker era importante per tanti motivi.

Il primo dei quali fa capo alla fiducia con la quale potrai affrontare i tornei successivi e si sa quanto sia importante un aspetto come la fiducia in questo gioco e in un ragazzo come Sammartino che “sente” molto l’atmosfera che si crea intorno a lui. E non parlo della sola presenza dei tifosi ( già tre ieri sugli “spalti”, Andrea Dato, Luigino Curcio e Walter Treccarichi ).

Il secondo è il Dio denaro, che, seppur non rappresenti più da tempo un problema per la carriera di Sammartino, avrà il suo ruolo per affrontare gli eventi immediati di qui alle prossime settimane.

Infine il risultato oggettivo, che è comunque un’altra perla del napoletano.

Chiudere al terzo posto un torneo così importante, lottando ancora una volta ad armi pari coi giganti del poker mondiale, rappresenta l’ennesima impresa di un campione puro.

Dominio Peters

Dopo le frequenti eliminazioni delle due giornate precedenti e una struttura snella come chiede la maggior parte dei protagonisti degli High Roller, il Final Day del torneo si è aperto nella serata di ieri, quando erano da poco passate le 22,00 ora italiana.

La diretta streaming su PokerGo è invece cominciata alle 23,00, con un’ora di delay.

Erano 5 i giocatori giunti fino all’ultimo atto dell’evento numero 2, il $100,000 High Roller Bounty. Tutti, come facile pensare, mostri sacri del poker moderno.

Alla fine ha vinto quello che ha dimostrato fin dalla prima giornata di reclamare il successo più di chiunque altro, David Peters.

Lo statunitense di Toledo, Ohio, trasferitosi a Las Vegas per costruirsi una florida carriera di pokerista High Stakes, ha crushato il tavolo finale.

Al Day 3 il suo dominio si è fatto, se vogliamo, ancor più chiaro. Supportato da un giro di carte piuttosto positivo ( alcuni direbbero più unico che raro, ma i commenti li lasciamo a voi lettori ), Peters ha sfruttato il tutto nel migliore dei modi, perdendo pochissime gire, una delle quali ha dato speranza al nostro portacolori che raddoppiava a tre left partendo al 60% k 10 vs 8 7 e board liscio.

Sammartino terzo

Ma era solo un fuoco di paglia, perché qualche mano dopo, in un final day che è durato un’ora totale circa, sempre Peters incamerava un altro bounty da $25.000, eliminando Sammartino in virtù della sua coppia di Jack neri, contro a 8 dell’italiano, andato in All In per 2,6 milioni dopo l’apertura dell’americano da BTN.

Il board non aiutava l’azzurro, che terminava la sua corsa al terzo posto per un premio di poco meno di $500.000.

Dario Sammartino Courtesy Pokernews & Alec Rome

L’heads up seguiva il canovaccio del tavolo finale. Passavano poche mani e l’evento numero 2 era sui libri.

David Peters apriva a 460,000 da bottone raisato da Chance Kornuth a 1,800,000 da big blind. Peters four-bettava a 3,900,000 solo per vedere Kornuth andare all in per 12,000,000. Lo snap call di Peters non suonava bene per il suo avversario.

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Chance Kornuth: 8 8
David Peters: k k

Peters era vicinissimo alla vittoria, ma il flop 6 7 9 , regalava out aggiuntivi a Kornuth. L’ a del turn e il 7 del river non aiutavano ulteriormente il chipleader di inizio del Day 3, costringendolo ad accontentarsi del 2° posto e di un premio di $721,144.

Per Peters, un primo premio di $1.166.810, il quarto braccialetto WSOP e una marea di innumerevoli Bounty da $25.000.

Questo il payout finale:

1 David Peters United States $1,166,810
2 Chance Kornuth United States $721,144
3 Dario Sammartino Italy $498,686
4 Ali Imsirovic Bosnia and Herzogovina $350,158
5 Koray Aldemir Germany $249,693
6 Matthew Steinberg United States $180,872
7 Phil Ivey United States $133,127

Le interviste ai protagonisti. Peters felice

Dopo il suo terzo posto, Sammartino, intervistato da PokerGo, si è dichiarato molto soddisfatto del suo piazzamento. Il fatto di essere per l’ennesimo anno a Las Vegas, con tutta una serie di amici che lo supportano, è per lui fonte di felicità.

Ecco le parole di Peters:

È fantastico, soprattutto perché è il primo evento della WSOP, lontano dal Rio, è un torneo prestigioso,con così tanti grandi giocatori“, ha detto. “Conquistare il braccialetto numero quattro è importante. Non ci sono tanti giocatori al mondo che ne hanno quattro al polso. È un inizio di WSOP molto, molto bello”.

E sul Heads Up.

È sempre bello battere qualcuno così caldo come Konuth, che considero un grandissimo giocatore. Non è stata esattamente una lunga battaglia heads-up, ma è stato sicuramente bello battere un giocatore del genere“.

Pic Homepage: David Peters Courtesy Pokernews & Alec Rome

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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