6 left e scalini importanti
La mano che vi andiamo a raccontare nel final table del main event, arriva a pochi minuti dalla fine del day 8. Sono 6 ancora i players invischiati nella lotta in quel momento. Si gioca il livello 600.000-1.200.000 Big Blind Ante 1.200.000 e Alex Livingston apre le danze con q q a 2.800.000 da under the gun. Il canadese ha in tutto uno stack composto da 50 milioni, vale a dire poco più di 40 big blinds. Dario Sammartino dal Cutoff, spilla 8 8 e opta per il call.

Il campano in quel preciso istante ha dalla sua parte uno stack di 28.900.000 gettoni: pari a 24 grandi bui. La parola arriva a Garry Gates, il quale da Big decide di alzare il tiro con 10 10 ed effettua una 3bet a 13.300.000 milioni, quando il suo stack complessivo recita 170 milioni. Una montagna di chips per il secondo nel count e all’inseguimento di Hossein Ensan, leader della corsa. Per capire bene la situazione, bisogna ricordare che tutti e 6 i giocatori in lizza hanno un premio da 1.850.000 dollari assicurato in tasca, mentre il quinto posto garantisce 2.200.000$. Dalla quarta piazza in poi le cifre decollano. Insomma siamo di fronte a degli “scalini monetari” davvero importanti.
Il fold delle dame
Garry Gates al final table prova a dare azione, alzando ancor di più il ritmo indiavolato della sfida. La parola torna al canadese e orginal raiser. In molti si aspettano una 4bet allin o comunque un raise: in fondo ha pur sempre la terza miglior mano di partenza in questo gioco. Invece dopo alcuni secondi, Alex Livingston opta per il fold, tra lo stupore generale.
Una giocata conservativa, forse estrema, ma che testimonia ulteriormente la grande attenzione con cui si gioca al final table del main event WSOP. Va anche detto, che al momento della mano, c’erano due giocatori più short dello stesso canadese: Dario Sammartino appunto e Zhen Cai con 23.900.000 (il quale verrà eliminato poco dopo al 6° posto, ndr), oltre a Kevin Maahs con 37.000.000 di pezzi. Dopo il fold di Alex, passa anche l’azzurro e Gates incassa l’ennesimo piatto della serata.
Tanto per far luce sui giocatori, Alex Livingston è un professional poker player da diversi anni e già nel 2013 aveva sfiorato il tavolo finale del main event, chiudendo la sua deep run al 13° posto. Insomma, non è proprio l’ultimo degli arrivati. Gates dal canto suo è un giocatore occasionale, anche se è cresciuto nel mondo del poker sia come manager di eventi live e di pokerrooms online. E’ uno dei sopravvissuti alla sparatoria del 2017 a Las Vegas.
E voi che idea vi siete fatti della mano? Fold giusto o sbagliato? Fateci sapere il vostro pensiero su questa mano.