Negli ultimi 2 anni sono stati 12 i casinò che hanno chiuso le proprie poker rooms, l'ultimo ad annunciare il clamoroso fold è "The Linq" (ex Imperial Palace ed ex The Quad). La concorrenza delle principali case da gioco sta lasciando poco spazio alle altre strutture.
Bellagio, Caesars Palace, Aria e il Venetian stanno monopolizzando l'action nel cash game. Per non parlare delle World Series al Rio, un evento internazionale che catalizza l'attenzione dei pokeristi per quasi due mesi estivi.
L'offerta del poker è sempre più mirata e selezionata sulla Strip e dintorni. Nell'ottobre del 2014 si è raggiunto il picco negativo di numero di tavoli autorizzati: "solo" 691 nello Stato del Nevada. Nel 2013, la media è stata di 775 e nell'intero 2014 l'average ha toccato i 747.
Si preannuncia quindi un 2015 ancora al ribasso ed il rischio è quello di battere il primato del 2013, con 88 sale attive.
D'altronde per i casinò, il poker è soprattutto un modo di attirare clienti all'interno delle proprie strutture. Da settembre 2012 però il trend negativo è sempre più marcato. I primi a cambiare strategie sono stati a fine 2012 il Tropicana, l'Ellis Island e l'Aliante Station (quest'ultimo appartenente alla catena dei Fratelli Fertitta).
E' stata poi la volta di brand storici legati a Vegas, come il Riviera, il Circus Circus e M Riviera.
Nel 2014 hanno deciso di "foldare" Palms, Sunset e Texas entrambi appartenenti sempre al circuito Station. L'ultimo a comunicare la chiusura dei propri battenti è "The Linq" ma come testimoniano i numeri, Las Vegas continuerà sempre ad essere la capitale mondiale del poker live.
It is with great sorrow that we announce the closure of the Linq Poker Room. We want to thank you all for the years of patronage and support
— The Linq Poker Room (@LinqPoker) 18 Gennaio 2015