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Oleksii Kovalchuk dopo il braccialetto vinto alle WSOP 2012 (courtesy Pokernews)

Poker amarcord: il biennio magico di Oleksii Kovalchuk

Negli anni, il poker ci ha a volte messo di fronte a dei casi di run clamorose da parte di singoli giocatori. Si pensi al periodo in cui il compianto Gino Alacqua sembrava Re Mida, ma anche uno in cui Galb vinceva quasi ogni cosa gli capitasse a tiro. Oggi, per il Poker Amarcord, ci occupiamo di un biennio in cui Oleksii Kovalchuk terrorizzava il mondo intero, nei tornei di poker live.

I grandi rush (e i grandi digiuni) nel poker live

Nei tornei di poker live vincere è un dolce ritornello a cui si farebbe volentieri l'abitudine, ma in realtà è molto complesso riuscirci su base regolare. I casi come quello di Phil Hellmuth sono più unici che rari, anche perché - come è noto - il numero di partite che è possibile accumulare dal vivo è infinitesimale rispetto a quanto accade online. Si pensi ad esempio a Mustapha Kanit, che rimane un fuoriclasse assoluto ma da un po' di tempo "non vede il palo", per dirla in gergo ippico. La varianza è perfida e può premiare molto sopra o molto sotto i propri meriti. E poi ci sono i casi di quelli che, per un certo periodo, sembrano in modalità "invincibile". Uno dei casi più eclatanti, senza alcun dubbio, è stato quello di Oleksii Kovalchuk tra il 2011 e il 2012.

Oleksii Kovalchuk, il dominio iniziò con l'antipasto RPT

La prima traccia del biennio dei sogni arrivò in un circuito targato PokerStars che però durò pochissimo: il b. Si giocava a Kiev, e il Main Event da 2.500$ venne vinto da un giovanotto locale, che al tempo aveva appena 21 anni: Oleksii Kovalchuk. L'ucraino prevalse in un field da 232 partecipanti quasi tutti provenienti dall'area ex sovietica, tra Russia, Bielorussia, Ucraina, Georgia, Azerbaijan eccetera. I 123.456 dollari vinti (non è uno scherzo, ammontava proprio a tanto) servirono evidentemente al giovane per prendere fiducia e provare la strada dei tornei anche fuori dalla sua area.

Primo braccialetto, tra i top pro

Qualche mese più tardi, dopo i primi due piazzamenti in carriera alle WSOP, eccolo trionfare anche in quel di Las Vegas. A 22 anni ancora da compiere, Oleksii Kovalchuk si impose nell'event #26, un 2.500$ No Limit Hold'em 6-handed tra 1378 partecipanti. Proprio nella specialità forse più amata dai top, e infatti al final table Oleksii ebbe la meglio su gente come Chris Moorman (3°) e Dan O'Brien (4°).

Oleksii Kovalchuk spacca contro gli italiani: prima vittoria IPT

La specialità e il field mediamente duro inducevano a pensare che non si trattasse di un caso, ma Kovalchuk decise di dimostrare ulteriormente di che pasta fosse fatto. Lui e la sua run, s'intende. Neanche il tempo di tornare da Las Vegas e Oleksii si fece conoscere anche dal pubblico italiano. L'occasione era quella dell'IPT, Italian Poker Tour, per molti anni circuito di punta del live italiano. In quella tappa, in programma al Perla di Nova Gorica, l'ucraino si impose per 150.000€ di premio, negando la picca al sempre valido Luca Moschitta.

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Terzo al Partouche, con Trickett e Musta

Due successi di questa fattura in pochi mesi suonano come una consacrazione, ma per Oleksii Kovalchuk non era evidentemente abbastanza. Pochi giorni dopo il trionfo IPT, il ragazzo fece tavolo finale al Partouche Poker Tour, in una edizione poi vinta da Sam Trickett e che vedeva in lizza anche il nostro Mustapha Kanit, infine sesto. Per Oleksii Kovalchuk fu terzo posto, un terzo posto da 379mila euro.

Oleksii dopo il bis IPT

Il bis IPT

Da metà settembre, si arrivò così a fine 2011 senza altri squilli. Troppo tempo, per un giocatore in assoluta trance pokeristica come Oleksii Kovalchuk. E allora rieccolo a fare "uno senza deal". A gennaio 2012, al Casinò di Sanremo, si giocava una nuova tappa della terza stagione IPT. Picca a casa Kovalchuk per la seconda volta, insieme a un assegno da 175.000€ dopo avere sconfitto Andrea Vitale in heads up e, in generale, dominato in lungo e in largo un final table che pure vedeva la presenza di un cavallo di razza come Salvatore Bonavena (4°). Intervistato da Assopoker al tempo, Oleksii confessò che per lui il circuito IPT era ideale perché ricco ma con un field meno competitivo rispetto a un EPT.

IPT awards, poi il bis WSOP da variantista

Quel bis quasi a seguire valse ovviamente a Oleksii Kovalchuk una incetta di trofei negli IPT Awards che si tenevano a fine stagione, tra cui quello di giocatore dell'anno.

La fame di Oleksii non voleva saperne di placarsi, ed ecco che alle successive WSOP incastona una nuova perla in un biennio da assoluta favola. In quella occasione Kovalchuk diede prova di essere competitivo non solo a No Limit Hold'em, poiché il suo secondo braccialetto arrivò dall'event #42 - 2.500$ Omaha/Seven Card Stud Hi-Lo, davanti a 392 avversari... e che avversari! Runner up fu il fortissimo tedesco George Danzer, terzo un altro variantista doc come Mark Gregorich, quinto Yuval Bronshtein. Che dire, una consacrazione da top player a 360 gradi che sembrava preludere a una carriera sempre più scintillante.

La sparizione dai radar

Poi, nonostante una nuova serie di piazzamenti, il giovane ucraino sparì progressivamente dai radar del poker live. Qualche comparsata durante le WSOP di Las Vegas, ma "niente di serio", per dirla con Giacomo Poretti.

Oleksii Kovalchuk oggi, alle WSOPE 2022 (courtesy WSOP.com & Tomas Stacha)

Il ritorno alle WSOPE

Recentemente, a un collega italiano che lo aveva incrociato a Vegas, aveva svelato di essere stato preso da altre attività che lo hanno distolto dal poker. Tuttavia, alle WSOPE 2022 Oleksii Kovalchuk si sta rivedendo con una certa frequenza e ha già centrato due piazzamenti. Anzi, non vi nascondo che rileggere il suo nome nei payout dopo tutto questo tempo è stato lo stimolo per questa puntata di Poker Amarcord. Che sia il segnale di un ritorno in grande stile?

Immagine di copertina: Oleksii Kovalchuk dopo il 2° braccialetto, vinto alle WSOP 2012 (courtesy Pokernews)

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".