Il WPT però guarda oltre e soprattutto punta verso est. Con Live International Events (LEI) è stato sottoscritto un accordo blindatissimo che prevede, attraverso la società californiana, l’organizzazione di una serie di tornei, in particolare nell’est Europa. Cipro e Montenegro (Budva) in primis, dove LEI ha già canali aperti grazie anche alla partnership con il Russian Poker Tour.
La stessa LEI sta pianificando un 2015 che la vedrà al centro dell’action in Bulgaria e Repubblica Ceca, oltre ad un Grand Final a sorpresa che sarà organizzato in Sudamerica e precisamente in Uruguay. Il World Poker Tour ha quindi acquisito un partner molto forte, in un mercato difficile come quello dell’Europa orientale.
Il circuito di proprietà di Bwin-Party (sempre più insistenti le voci di una cessione ad un gruppo canadese) guarda alla Cina ed ai mercati asiatici: ha sottoscritto un deal di collaborazione con Ourgame Internaional, una società di sviluppo di giochi online cinese che però è sempre più interessata anche al gioco live.
Con questo accordo, Ourgame si assicura i diritti del brand WPT, per organizzare tornei in 14 paesi asiatici: Bhutan, Cambogia, Cina, Hong Kong, Indonesia, Laos, Corea del Sud, Nepal, Macao, Malaysia, Taiwan, Thailandia, Filippine e Vietnam, oltre al Giappone (ma in questo caso non in esclusiva).
In Cina, a Pechino, PokerStars ha già organizzato un evento live, registrando un notevole successo. Il WPT è pronto a compiere lo stesso passo ma lo farò proprio con partner locali.
L’accordo prevede anche investimenti bilaterali per la produzione televisiva in tutto il continente asiatico. La macchina promozionale è già partita e il poker mondiale ne potrà beneficiare.