Se siete nostri appassionati lettori, saprete certamente quanto abbiamo a cuore quei momenti in cui i personaggi pubblici che si sono fatti strada nei loro ambiti, si ergono a protagonisti della scena pokeristica, usando il nostro gioco per attirare i giocatori e renderli partecipi delle più disparate forme di beneficenza.
Se parliamo di questo connubio in ambito sportivo, i maggiori impulsi sono spesso arrivati dalla pallacanestro e, in particolare, dalla NBA, coi suoi campioni sempre in prima linea per provare a fare del bene.
Nei giorni scorsi, prima di cominciare una stagione piuttosto incerta che partirà nell'ultima settimana di ottobre, ma che ha già mosso i suoi primi passi con la pre-season, è successo ancora una volta.
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Chris Paul e Russell Westbrook in prima fila
Due campioni NBA che sono sempre in prima fila per portare a casa fondi a favore dei meno fortunati, sono da sempre Chris Paul e Russell Westbrook, che nella serata del 13 settembre scorso hanno fatto piazzare alcuni tavoli da poker al Wynn di Las Vegas, location peraltro stra battuta dagli appassionati del gioco del poker e hanno richiamato l'attenzione ( e le finanze ) di alcuni dei più conosciuti poker players.

Il partner scelto per questo tipo di iniziativa, è stata la WPT Foundation che ha collaborato con la "Why Not?" Foundation, anch'essa spesso in prima linea quando si tratta di raccogliere fondi.
Il Wynn sarà teatro dell'ormai anch'esso consueto torneo del WPT Championship di dicembre e ha ospitato nella serata del 13 settembre la manifestazione, che ha visto la luce anche grazie al lavoro della moglie dell'MVP 2017, Nina, vero e proprio cervello della fondazione.
Di cosa si occupa la Why Not? Foundation
La Why Not? Foundation si occupa prevalentemente di aiutare le persone in difficoltà, essendo un'organizzazione senza scopo di lucro progettata per creare percorsi di empowerment per le comunità svantaggiate con particolare attenzione all'istruzione, ai programmi di sviluppo della forza lavoro e alle risorse per la salute mentale e il benessere.
Citando Wikipedia, il termine empowerment indica "un processo sociale multidimensionale attraverso il quale individui e popolazioni acquisiscono una migliore comprensione e controllo sulla propria vita. È un processo di crescita, sia dell'individuo sia del gruppo, basato sull'incremento dell'autostima, dell'autoefficacia e dell'autodeterminazione per far emergere risorse latenti e portare l'individuo ad appropriarsi consapevolmente del suo potenziale."
Chi ha partecipato alla serata
Va da sé che quando si tratta di poker, occorra giocare almeno un torneo anche se si tratta di manifestazioni di beneficenza e i premi per i vincitori e per i partecipanti sono stati comunque ben apprezzati.
Tra i premi assegnati al tavolo finale c'erano posti a sedere per una partita dei Denver Nuggets, e una maglia autografata e un incontro con Westbrook insieme a una lezione privata di basket.
Sebbene non sia ancora nota una cifra esatta, gli organizzatori hanno confermato che l'evento annuale ha generato oltre 1,5 milioni di dollari negli ultimi quattro anni, con tutti i proventi destinati a sostenere la raccolta di fondi essenziali per sostenere la missione della fondazione di creare percorsi di empowerment.

Come scrive Pokernews, inoltre, L'evento ha attirato diversi noti giocatori di poker tra cui Jason Koon, Tom Marchese, Alan Keating, Brandon Steven, Adam Hendrix, Joey Ingram e Dan Shak, oltre a celebrità come Princess Love e il collega NBA All-Star, il già citato Chris Paul.
Le dichiarazioni degli organizzatori
Allo stesso modo, la famiglia del WPT era ben rappresentata da Adam Pliska, Matt Savage, Vince Van Patten e Tony Dunst, che ha svolto i compiti di presentatore insieme a Drea Renee.
"Siamo grati ai nostri partner dell'evento presso la World Poker Tour Foundation e a tutti gli straordinari partecipanti che si sono uniti per sostenere la nostra missione", ha detto Amelia Williamson, Principal & Chief Strategist del Why Not? Foundation a PokerNews.
"La vostra generosità non solo ci permette di ampliare la portata di Why Not? ma anche creare nuovi percorsi di successo e benessere per le comunità svantaggiate di South Los Angeles. Non vediamo l'ora di far crescere questo evento negli anni a venire, espandendo la nostra portata e avendo un impatto ancora maggiore".