Il rammarico c'è, perché a 8 left era terzo in chips con tutte le carte in regola per continuare a sognare la conquista del 5° braccialetto WSOP. Alla fine, però, il poker sa anche essere crudele e Max Pescatori è stato eliminato per primo al tavolo finale dell'evento di Omaha Hi-Low. Per il Pirata italiano c'è sicuramente un po' di dispiacere ma anche un premio da 22.517$ che male non fa. Vediamo nel dettaglio come è andata la sua giornata ai tavoli.
Event #26 1.500$ Omaha Hi-Low Split-8 or Better
I giocatori rimanenti in questo torneo di PLO 8 erano 27, suddivisi su tre tavoli. Tra i giocatori da tenere d'occhio c'era ovviamente il nostro Max Pescatori, 11° nel chipcount di inizio Day 3. Oltre al campione azzurro erano presenti anche il vincitore dell'Aussie Millions 2016 Ari Engel, Allen Kessler e soprattutto Brandon Shack-Harris, player americano che ha dato il via alla sua ascesa alle WSOP 2014 vincendo proprio un evento low stakes di PLO.
Shack-Harris era il chipleader al termine del Day 2 ed è stato l'unico dei giocatori citati ad essere ancora in corsa mentre scriviamo, a 6 left. Il Pesca iniziava la giornata con uno stack di poco superiore all'average ma certamente con grande positività: "Buongiorno Dei di Jason Mercier, visto che lui oggi si riposa potreste vegliare su di me nell'Omaha Hi Lo? Solo oggi, poi potete tornare da lui". Questo il messaggio ironico di Max su Twitter prima dello start, a dimostrazione di grande calma e serenità nel player milanese.
Fin dalle prime mani sono fioccate eliminazioni, tra cui quelle di Ari Engel e Allen Kessler, out in 24° e 23° posizione per 6.919$. Pur non essendo artefice di alcuna eliminazione, Max Pescatori è riuscito a raggiungere il tavolo finale senza grandi problemi, potendo contare su un'esperienza e un bagaglio tecnico di gran lunga superiore alla media. A 10 left Max era 3° con 950.000 chips, dietro solo ai big stack di 1.2 milioni di Shack-Harris e Glaser.
Anche dopo le eliminazioni di Joe Ford e Scott Parker il nostro connazionale era nella prima metà del chipcount. Poi, il crollo: inizialmente chiama i resti di Phillip Hui ma lo statunitense trova il double-up con uno scoop, poi si ritrova con appena 2 big blind nello stack quando il giapponese Kondo trova al river una doppia coppia superiore.
L'eliminazione di Pescatori arriva alla mano successiva, quando Benjamin Gold e Brandon Shack-Harris chiamano i suoi resti e alla fine si spartiscono il piatto high e quello low, lasciando Max a mani vuote. Per lui un'ottava posizione da 22.517$, il quarto ITM alle WSOP 2016.
Dopo l'eliminazione di Max e del russo Ilya Krupin, l'ingelse Benny Glaser diventa il protagonista assoluto del torneo: elimina in successione Zachary Milchman, Brandon Shack-Harris, Phillip Hui, Motohiro Kondo e Benjamin Gold, l'ultimo ad arrendersi. Con questa prova di forza mostruosa (e la consueta run favorevole che non ci dimentichiamo mai di sottolineare), Benny Glaser si mette al polso il secondo braccialetto WSOP in carriera (l'anno scorso trionfò in un evento di Deuce-to-seven). Per lui un premio di 244.103$.
Di seguito il payout per i finalisti:
- Benny Glaser $244,103
- Benjamin Gold $150,828
- Motohiro Kondo $106,070
- Phillip Hui $75,627
- Brandon Shack-Harris $54,680
- Zachary Milchman $40,098
- Ilya Krupin $29,830
- Max Pescatori $22,517
- Scott Packer $17,250
Event #23: 2.000$ No-Limit Hold'em
Nella notte si è anche concluso il torneo di NLH da 2.000$ di buy-in che ieri era stato fermato a 2 left con Cesar Garcia e Viliyan Petleshkov a contendersi il braccialetto e la prima moneta da 447.739$. Il Day 4 iniziava con il bulgaro in vantaggio per 8.715.000 chips contro le 5.480.000 dello spagnolo. Nonostante il distacco, Garcia si è presentato al tavolo finale con grande determinazione e sicurezza nei suoi mezzi, atteggiamento che almeno in parte ha contribuito alla rimonta e alla vittoria.
La mano chiave è avvenuta quando, dopo il limp di Petleshkov e il check di Garcia, il dealer ha girato il flop 8 5 3 . Il bulgaro ha puntato 400.000, il player iberico ha rilanciato a 1.100.000 e ha chiamato il successivo push dell'avversario. Allo showdown Petleshkov ha mostrato j 9 per un progetto di colore, mentre Garcia poteva vantare un punto già fatto con 5 3 . Il turn j ha aumentato la tensione ma il river 10 ha consegnato il monster pot allo spagnolo.
Da quel momento non c'è più stato alcun ribaltamento, nonostante il rapporto in termini di chips fosse di solo 2 a 1. Nel giro di circa un'ora e mezza Cesar Garcia ha chiuso la pratica grazie a un all-in preflop con A-6 che ha avuto la meglio sul K-J dell'avversario. Per Garcia si tratta del primo braccialetto in carriera, accompagnato da un premio da 447.739$; per Viliyan Petleshkov, player che si vede spesso in Italia tra IPT, WPT ed EPT, una ricompensa da 276.660$.
Questo il payout definitivo:
- Cesar Garcia $447,739
- Viliyan Petleshkov $276,660
- Yuriy Boyko $198,185
- Adrian Buckley $143,598
- Kamel Mokhammad $105,253
- Craig McCorkell $78,053
- Craig Varnell $58,569
- Thiago Nishijima $44,478
- Anthony Spinella $34,188