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WSOP: Max Pescatori entra in un club esclusivo e dà la caccia al POY

wsop-banner-1Max Pescatori sa di averla combinata grossa, perchè due braccialetti nello stesso anno sono roba per palati fini, oltre che un traguardo per pochi. Nella storia delle WSOP, solo 45 giocatori sono riusciti nell'impresa di vincere più di un titolo nel corso della stessa edizione. In sei hanno addirittura fatto tris nello stesso anno, mentre solo Phil Hellmuth, Ted Forrest e Phil Ivey sono stati capaci sia della doppietta che del "triplete" (ovviamente in anni differenti).

Pescatori rientra peraltro in un'altra particolare "elite": come dicevamo ieri, il campione milanese è solo il 13° giocatore nella storia in grado di centrare una doppietta entro i primi 40 eventi di una singola stagione.

Vincere per due volte ravvicinate un alloro mondiale è comunque una investitura importante,  una sorta di "bollino blu" che garantisce l'eccellenza del giocatore. Come potrete vedere, infatti, in questa lista è difficile trovare nomi "casuali". Qualcuno sarà ignoto ai più, ma si tratta pur sempre di player che hanno lasciato un segno nel poker dell'epoca che hanno attraversato.

Ecco in dettaglio tutti i membri di questi esclusivi club:

3 BRACCIALETTI NELLO STESSO ANNO

  • Walter "Puggy" Pearson (1973)
  • Phil Hellmuth (1993)
  • Ted Forrest (1993)
  • Phil Ivey  (2002)
  • Jeff Lisandro (2009)
  • George Danzer (2014)
La foto di gruppo che tutti aspettavamo
La foto di gruppo che tutti aspettavamo

2 BRACCIALETTI NELLO STESSO ANNO

  • Johnny Moss (1971)
  • Jimmy Casella (1974)
  • Howard Andrew (1976)
  • Doyle Brunson (1976, 1977)
  • Bobby Baldwin (1977)
  • Gary  Berland (1978, 1979)
  • Lakewood Louie (1979)
  • Stu Ungar (1981)
  • David Sklansky (1982)
  • Billy Baxter (1982)
  • Tom McEvoy (1983)
  • Dewey Tomko (1984)
  • Jack Keller (1984)
  • Humberto Brenes (1993)
  • Phil Hellmuth (1993, 2003)
  • TJ Cloutier (1994)
  • Dan Harrington (1995)
  • Hilbert Shirey (1995)
  • Men Nguyen (1995, 2003)
  • Max Stern (1997)
  • Chris Ferguson (2000, 2003)
  • Scotty Nguyen (2001)
  • Nani Dollison (2001)
  • Layne Flack (2002, 2003)
  • Johnny Chan (2003)
  • John Juanda (2003)
  • Ted Forrest (2004)
  • Scott Fischman (2004)
  • Mark Seif (2005)
  • Jeff Madsen (2006)
  • Bill Chen (2006)
  • Tom Schneider (2007, 2013)
  • John Phan (2008)
  • Brock Parker (2009)
  • Greg Mueller (2009)
  • Phil Ivey (2009)
  • Frank Kassela (2010)
  • Brian Rast (2011)
  • Greg Merson (2012)
  • Dominik Nitsche (2014)
  • Brian Hastings (2015)
  • Max Pescatori (2015)

PIÙ BRACCIALETTI, PIÙ CONCORRENTI

E' vero che i tempi cambiano, e che le condizioni in cui si vinceva un braccialetto ieri non sono paragonabili a quelle di oggi. Si tratta però di valutazioni complesse e impossibili da "risolvere". Da un lato oggi ci sono infinite più occasioni per acciuffare un braccialetto d'oro rispetto ad un tempo: basti pensare che nel 1971 le World Series Of Poker si componevano di 5 eventi, mentre quest'anno sono 68.

Dall'altra parte, è anche vero che i field di una volta erano numericamente esigui, e dunque le difficoltà ad arrivare in fondo - senza considerare la variabile dell'evoluzione del gioco - erano nettamente superiori. Da questo punto di vista è utile notare alcune differenze numeriche.

DA 7 A... 7070!

Nel 1971, Johnny Moss vinceva il Main Event davanti a 6 avversari. Nel 1976 Doyle Brunson si imponeva due volte, tra cui un Main Event da 22 partecipanti. Nel 1981 l'indimenticato Stu Ungar dominò un Main Event da 75 iscritti più un altro evento nel Deuce To Seven Draw.
Attenzione, perchè qui non si intende sminuire nulla del valore di certi nomi leggendari! Mostrare le cifre ha l'unico scopo di rendere le differenze numeriche, dare idea di come le strade verso il successo si siano via via fatte più lunghe e accidentate.

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Ancora 20 anni fa, Dan Harrington vinceva due braccialetti battendo 248 avversari in un 2.500$ NLHE e 272 nel Main Event. Un traguardo in quel momento pazzesco, ma che impallidisce se paragonato con quanto ha combinato Greg Merson nel 2012: prima sbaraglia una concorrenza di 472 rivali nel 10.000$ NLHE 6-handed, poi emerge come vincitore di un WSOP Main Event da da 6598 iscritti. In totale, Greg si è lasciato dunque dietro 7070 avversari, e sempre in una specialità molto diffusa come il No Limit Hold'em!

(QUASI) SOLO PER VARIANTISTI

Questa considerazione è importante soprattutto in prospettiva. Con il business del poker live così come lo vediamo oggi, dove il No Limit Hold'em continua a monopolizzare attenzione mediatica e schedule dei vari circuiti, in prospettiva saranno sempre più le doppiette centrate nelle varianti - o anche grazie alle varianti - e sempre meno quelle nel NLHE.

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La doppia impresa di Max Pescatori è arrivata infatti dal mondo delle varianti, e in due specialità differenti. In totale, nella sua doppia fatica il pirata si è lasciato alle spalle 570 avversari (469 nel Razz e 110 nello Stud Hi/Lo). Qualche giorno prima, Brian Hastings aveva dominato lo Stud Championship (91 entries) e il Ten Game Mix (380), e anche l'ultimo a riuscirci prima di quest'anno era un variantista.

Parliamo di George Danzer, tedesco dal look mohawk che nel 2014 vinse il 10k Razz (112 registrati), si ripetè nel 10k Stud Hi/Lo (lo stesso vinto ieri da Pescatori, con un field da 134 iscritti), andando poi a sigillare la straordinaria annata vincendo anche l'8-game Mix al WSOP Asia-Pacific di Melbourne (appena 48 ingressi). Non a caso, questo favoloso triplete valse al tedesco il titolo di WSOP PLAYER OF THE YEAR 2014.

George Danzer, l'ultimo  POY...cano
George Danzer, l'ultimo POY...cano

MAX, E POY?

Eccoci ad un altro spunto di interesse, che crediamo appassionerà gli italiani fino al termine di queste World Series. Con i due braccialetti conquistati, e altri 4 piazzamenti a premio tra cui un final table, Max Pescatori si è issato fino ai quartieri alti della prestigiosa leaderboard WSOP Player Of The Year, curata e brandizzata dal Global Poker Index. Ecco la top 10 aggiornata ad oggi:

GPI WSOP POY LEADERBOARD 2015 (top 10)

  1. Paul Volpe    1,631.59
  2. Philip Galfond    1,305.10
  3. Mark Radoja    1,299.01
  4. Max Pescatori    1,270.19
  5. Brian Hastings    1,264.03
  6. Olivier Busquet    1,248.11
  7. Mike Gorodinsky    1,240.08
  8. Thomas Butzhammer    1,097.43
  9. Byron Kaverman    1,097.28
  10. Eric Wasserson    1,090.84
Max mostra i suoi ultimi 2 gioielli
Max mostra i suoi ultimi 2 gioielli

In testa c'è lo scatenato Paul Volpe, che finora non ha vinto alcun braccialetto ma ha dell'artiglieria pesante fra i suoi 5 piazzamenti: due secondi, un sesto e un 12° posto. Max ci sta facendo sicuramente un pensierino, e nelle prime parole pronunciate di fronte ai cronisti d'oltreoceano ha aggiunto che "per concorrerci seriamente bisognerebbe giocare il 50k (Poker Players Championship, ndr) e io non so ancora se schierarmi o prendermi qualche giorno di riposo". Infatti Max non si è poi visto al 50k, optando saggiamente per un meritato riposo.

POY: PERCHÈ SI PUÒ!

Per la caccia al Player Of The Year c'è ancora tempo. Nell'intervista Max menzionava lo Stud da 1.500$ (event #48) e  il 10.000$ H.O.R.S.E. Championship (event #63) come tappe che ha già dato per certe nel resto del suo programma per le WSOP 2015.
Ma sbirciando il calendario, abbiamo individuato almeno altri due eventi in cui Max potrebbe sfruttare il suo talento eclettico per racimolare ulteriori punti. Parliamo del Dealer's Choice da 10.000$ (event #67) e del 1.500$ Stud Hi/Lo (event #65), ma quest'ultimo sarebbe da escludere in caso di deep run all' H.O.R.S.E.. E poi c'è il Main Event. Certo i suoi avversari in classifica giocheranno un numero di tornei superiore all'italiano: parliamo sicuramente di Volpe e Hastings, ma anche di Mike "godo16" Gorodinsky, altro "indemoniato" a queste WSOP che arriva spesso in fondo e non teme alcuna variante di poker. Ma con un Max così, sognare è più che mai lecito.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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