Le parole chiave nel poker non sono call, raise o fold, ma piuttosto "comprare" e "vendere". Ne è convinto Mike Caro, che in un recente articolo ha provato a mostrare la sua visione del poker moderno da un nuovo punto di vista.
Secondo Caro, celebre autore di best-seller pokeristici come "the book of poker tells", c'è un enorme malinteso intorno al nostro gioco preferito. Le carte sarebbero un elemento meno che marginale, dal momento che esse rappresentano solo un modo come un altro per creare un contesto di gioco.
"IL POKER NON HA NULLA A CHE FARE CON LE CARTE" - "Da un mazzo di carte si possono creare tante singole mani di poker, e quindi esso rappresenta solo un modo conveniente per mettere in ordine dei valori segreti (ovvero non mostrati in precedenza), nel momento in cui uno showdown si renda necessario per determinare un vincitore". Queste sono le parole di Mike, che adesso andiamo ad approfondire.
Nell'idea di Caro, al posto delle carte potrebbe esserci qualunque cosa, perchè il focus principale del gioco è un altro. "Quando stiamo pensando se fare o meno call alla bet di un avversario, in quel momento ci è stato semplicemente offerto di comprare qualcosa." Quello che dobbiamo fare è decidere se comprarlo oppure no. Alla fine, nel poker c'è sempre qualcosa in vendita.
COSA SI COMPRA NEL POKER? - "Ciò che è in vendita è l'opportunità di vincere il piatto. Sta a te decidere se ciò che ti viene offerto di comprare vale il prezzo proposto. Perciò la decisione andrà basata sulla valutazione se il costo di quell'opportunità sia giusto o meno." Secondo Caro, se si inizia a pensare al poker in questo modo, si prenderanno tendenzialmente decisioni migliori.

Più che call o fold, i concetti chiave del poker sarebbero dunque comprare e vendere. Anche il raise rientra in questa ottica, poichè si tratterebbe di un qualcosa che ci viene offerto di comprare, che noi accettiamo e decidiamo immediatamente di rivendere ad un prezzo maggiorato.
COSA SI VENDE NEL POKER? -In una sorta di curiosa "auto-intervista", Mike Caro spiega anche il concetto di "vendita" nel poker. "Quando punti, stai sperando che gli avversari chiamino oppure che non lo facciano. Un perfetto giocatore di poker non dovrebbe preoccuparsi troppo di questo, poichè avrà messo in vendita la sua opportunità al giusto prezzo. Ma poichè non esistono giocatori perfetti, bisogna cercare i vantaggi. In pratica, ciò che cercherai di fare è vendere la tua opportunità a un prezzo maggiore di quello che vale, facendo però attenzione a non caricarlo troppo e danneggiare le chance di realizzare la vendita."
IL BLUFF - Anche il bluff funziona in maniera analoga. Dice Caro "Pensate al bluff come se provaste a proporre a qualcuno di comprare qualcosa che voi non vorreste mettere in vendita. In sostanza, tu non vuoi vendere l'opportunità di vincere il piatto perchè temi di non poter vincere allo showdown, ma hai bisogno che il tuo avversario creda che tu in realtà vuoi vendere. E vuoi che egli pensi che il tuo prezzo è troppo alto".
In sostanza, questo è il modo corretto di pensare al poker, secondo Mike Caro, Un modo che non potrà non migliorare il nostro gioco, perchè "d'un tratto il poker non sarà più fatto di decisioni da prendere basandosi sull'istinto, ma sul valore".
"Per vincere più soldi a poker, bisogna riuscire ad essere insieme il miglior venditore e il miglior compratore!".
QUI è possibile leggere l'articolo originale di Mike Caro.