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Cash game shorthanded: aggressività e ampliamento dei range

Immaginiamo che stiate giocando a No Limit Hold’em in un tavolo short-handed e che tutti facciano fold prima che la parola arrivi a voi in posizione di bottone. Decidete di rilanciare e anche i blind abbandonano velocemente.

Un giro dopo e si ripresenta la stessa situazione: tutti passano, voi rilanciate ancora una volta dal bottone e i giocatori sui bui foldano di nuovo la mano.

Se lo stesso pattern si ripresentasse anche nelle orbite successive di fatto non avreste bisogno neanche di guardare le carte che ricevete. Starete infatti semplicemente sfruttando la tendenza dei vostri avversari a giocare troppe poche mani.

Nei tavoli di No Limit Hold’em esiste un flusso naturale di azione. I giocatori da late position aprono comunemente il gioco con un range di mani decisamente più ampio rispetto a quello impiegato in early position. E anche se i blind sanno bene che gli avversari nelle ultime posizioni si comporteranno in questo modo, lo svantaggio di posizione dopo il flop implicherà necessariamente una tendenza a difendere i bui in una percentuale sicuramente inferiore rispetto a quella di open-raise da late.

Questo modello di gioco mette dunque in evidenza quanto sia importante giocare aggressivi dalle ultime posizioni. Tuttavia, un suo uso eccessivo potrebbe configurarsi anche come un leak (una carenza tecnica). Per meglio spiegare questo concetto facciamo subito un esempio: prendiamo la situazione dove tutti al tavolo hanno 15 big blind. Se il bottone rilancia 4x circa il 40% delle sue mani, sarà inevitabilmente destinato a perdere se chiamerà le 3bet soltanto con AA-TT e AK. Quel 40% è stato messo perchè corrisponde approssimativamente al numero di volte che bisognerebbe open-raisare dal bottone quando gli stack effettivi sono almeno 50x. Tornando comunque all’esempio, i bui possono tranquillamente 3bettare/all-in così da non dover subire lo svantaggio di posizione nel gioco post-flop.

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Con stack più deep, invece, qualcuno che rilancia troppo spesso da late è expolitable dai bui che chiameranno e 3betteranno con i range appropriati. Se aprite infatti con 500 combinazioni e siete propensi a difendere la vostra mano contro una 3bet soltanto con 50 di esse, i vostri avversari vi prenderanno il denaro il 90% delle volte che vi re-raiseranno (per essere precisi, AA-TT e AK corrispondono a 46 combinazioni).

Per far sì che il bottone non diventi dunque una posizione svantaggiosa, sarà allora necessario fare alcuni aggiustamenti:
1. Aprire con meno mani dal bottone
2. Difenderlo dalle 3bet con un range più ampio

Tutto ciò riflette essenzialmente un concetto più generale: più sarete aggressivi e più dovrete essere disposti a rispondere all’aggressione degli avversari, se non volete che le vostre linee strategiche diventino troppo prevedibili. Sappiate infatti che la maggior parte dei giocatori più forti apre con successo con circa 500 combinazioni e sono disposti a giocare contro una 3bet con un range molto più ampio di AA-TT,AK. E tale discorso vale anche per quanto riguarda l’aggressività dopo il flop. Se, ad esempio, fate una continuation-bet il 100% delle volte, allora foldare una top-pair di fronte ad un rilancio sul flop sarà un disastro, perchè vi metterete nelle condizioni di farvi buttar fuori dai piatti  in troppe occasioni.

In conclusione, dunque, una maggior aggressività amplierà automaticamente i range di mani che devono essere giocati, ma questa espansione implicita porrà a sua volta un limite pratico alle combinazioni di carte con cui potrete aggredire. Un processo strano ma affascinante, che comunque dovrete far vostro se ambite sul serio a diventare un giocatore di poker vincente.

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