[imagebanner gruppo=pokerstars] L'ultimo aggiornamento di Full Tilt aveva allarmato un utente di TwoPlusTwo, convinto che questo sottintendesse il ban da parte della poker room degli HUD, ovvero di software come PokerTracker o Hold'em Manager: tuttavia, ad uno sguardo più attento le cose non sembrano stare così.
A far sorgere il dubbio è stato l'aggiornamento delle condizioni di servizio, in sostanza "le regole" che il giocatore accetta nel momento in cui gioca su una qualsiasi piattaforma online: a seguito dell'update del programma era necessario accettarlo, segno che ci siano state delle modifiche o integrazioni rispetto al precedente.
In particolare, la sua attenzione si era concentrata sulla parte relativa ai cosiddetti "external players assistance programs", che sottolinea la filosofia in base alla quale alcuni siano proibiti ed altri invece consentiti, qualora i giocatori desiderino utilizzarli.
Malgrado gli HUD siano indubbiamente degli EPA, anche in quest'ultima "edizione" delle condizioni di servizio non paiono infrangere quei criteri che li renderebbero utlizzabili per acquisire un "vantaggio ingiusto", secondo la definizione precisata dalla stessa Full Tilt.
Infatti, il "nodo" è che entrambi possono essere utilizzati semplicemente con il database di mani raccolte dal player stesso mentre sta giocando, ed in questo caso la poker room considera il loro utilizzo assolutamente lecito. Non vengono invece considerate lecite tutte quelle informazioni raccolte comprando hand histories o scambiandole con altri giocatori, perché in quel caso si tratterebbe di dati non raccolti dal giocatore stesso.
Il problema è che non è ben chiaro come si possa capire se le mani utilizzate nei propri database provengano dalle proprie ore di grinding oppure no: di conseguenza, in base a questa situazione uno stesso programma potrebbe essere utilizzato sia in modo ritenuto giusto che ingiusto, a seconda della provenienza del database su cui si poggia. Ma questo è sempre stato così, e non costituisce quindi una novità di per sé.
Come hanno notato giustamente su TwoPlusTwo, sia Hold'em Manager che PokerTracker figurano ancora nella lista dei programmi consentiti dal sito, il che sembrerebbe tagliare la testa al toro, se non fosse che un ipotetico avvocato del diavolo potrebbe attaccarsi ad un piccolo dettaglio.
La lista dei programmi consentiti è infatti aggiornata allo scorso 16 settembre, e quindi potrebbe non essere semplicemente in linea con le nuove, ipotetiche normative: un'ipotesi che tuttavia al momento appare molto debole, per diverse ragioni.
La prima, è che come detto stando a quanto si legge nelle condizioni la filosofia di fondo riguardo a quali software siano consentiti e quali non pare essere cambiata: di conseguenza, la lista dei programmi consentiti potrebbe non essere stata aggiornata semplicemente perché andava bene così com'era.
In secondo luogo, un ban di due software come Pokertracker ed Hold'em Manager avrebbe ripercussioni importanti sui giocatori, e se fosse portato avanti su Full Tilt verrebbe verosimilmente poi "traslato" anche su PokerStars. Di conseguenza, nel momento in cui dovesse essere implementato ci sarebbe probabilmente un'adeguata comunicazione in merito, sfruttando canali proprio come TwoPlusTwo, comunicazione che non pare esserci stata.
Per queste ragioni, malgrado ci siano giocatori anche fra i regular che vedrebbero con favore questo cambio di rotta, ad oggi ipotizzare uno scenario del genere non pare realistico, almeno per il momento.