Dopo aver presentato le indicazioni strategiche per il gioco al turn, iniziamo da quest’oggi ad occuparci dell’azione al river, sempre con i consigli tratti dalla guida all’heads-up cash game del finlandese Teppo Salonen.
“Sul river, la forza relativa di una mano è più una funzione della misura del piatto che di chi e di quante puntate ha fatto sulle street precedenti. Comunque, il river è in realtà il punto più facile da gestire, ed i principi per una efficace strategia sono alquanto semplici. Normalmente, puntate soltanto con mani che sono forti abbastanza da essere chiamate da roba peggiore oppure con mani che non hanno showdown value ed il board suggerisce che l’oppo poteva essere su un draw e l’ha missato.
La mani di forza intermedia non dovrebbero essere puntate al river perché chiamare e bluff-catchare è spesso più utili rispetto a provare delle thin value bet con punteggi che potrebbero anche non essere i migliori. Un'eccezione a ciò può essere quando il board appare pericoloso e siete fuori posizione. In questo caso dovreste utilizzare delle blocking bet di size piccola (per esempio di un quarto del piatto) che va meglio rispetto a check/callare perché vi permette di arrivare allo showdown in maniera più economica, risparmiando soldi quando siete battuti, ed ostacola l’altro nel bluffarvi fuori dal piatto con una grossa bet.
Se la vostra blocking bet riceve un raise allora potrete desumere che il vostro punteggio medio non sia buono e quindi sarà meglio foldare. Per bilanciare questa azione, farete un'identica bet quando avete hittato una monster sullo stesso tipo di board pericoloso. In tal modo, l’altro non potrà exploitarvi rilanciando ogni volta.
Su board tranquilli e da OOP, a volte dovreste optare anche per un check-raise con una mano molto forte, ma soltanto se al river non è scesa una scary card (perché l’altro probabilmente non punterà e si limiterà a checkare dietro). Se l’altro ha aggredito nelle fasi precedenti della mano, potrete aspettarvi che abbia quel tipo di mani con cui valuebettare alla fine.
Le migliori opportunità per un bluff sono sui missed draw in posizione e quando l’avversario non ha già aggredito. Potete quindi puntare e sperare che l’altro non abbia a sua volta centrato un qualche progetto e che foldi la sua mano. Naturalmente, se pensate che con carta alta possiate battere il missed draw dell’altro, checkate dietro per andare allo showdown. (continua)