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Il poker online cerca soluzioni: parte la guerra agli short stack

Il mercato del poker online è in continua ricerca di nuove soluzioni e alternative per migliorare la situazione del settore, la sua sostenibilità e le prospettive future. L'ultima trovata arriva dal Regno Unito, per la precisione dal network Microgaming.

microgaming-logo

Per i meno attenti, chiariamo subito che non stiamo parlando del network che gestisce People's Poker, che si chiama Microgame. Microgaming è invece uno storico brand del gioco online internazionale, attivo da oltre 10 anni e con sede in Inghilterra. Il suo Poker Manager Alex Scott ha annunciato un esperimento piuttosto originale, che partirà dal 1 dicembre prossimo: non sarà più possibile acquistare uno stack inferiore ai 100 big blinds, dichiarando così guerra agli short stackers.

L'esperimento riguarderà per adesso solo i tavoli Pot Limit Omaha Hi/Lo, ma se dovesse avere successo Scott annuncia fin da ora che il provvedimento verrà esteso anche a giochi decisamente più popolari come il No Limit Hold'em e il Pot Limit Omaha. Allo stesso modo, qualora la mossa si dovesse rivelare impopolare, il manager si dice pronto a fare un passo indietro e ripristinare la possibilità di acquisto anche di 30 bigs.

Questo tentativo nasce da uno studio approfondito dei database del network, da cui sono emersi alcuni dati interessanti, solo alcuni dei quali piuttosto prevedibili. Ad esempio, non è una sorpresa che tra chi si siede al tavolo con 30 big blinds ci siano per la stragrande maggioranza giocatori occasionali e tendenzialmente perdenti, mentre al contrario chi si siede con 100 bb risulta mediamente vincente.

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Grazie ad alcuni test effettuati, portando alcuni giocatori abituati a sedersi con 30 bb fino ai 100, e viceversa, Scott ha avuto ulteriori conferme: gli short stacker portati a giocare deep avevano un rapporto fra profitti e perdite nettamente migliore, mentre dall'altra parte i deep portati a giocare short palesavano un importante calo nelle vincite.

Considerando questo studio è nata l'idea di provare questo esperimento, al fine di migliorare l'esperienza dei giocatori occasionali, prolungandone la vita media. Il tentativo è stato confortato da un altro dato: allo stato attuale, circa l'85% dei giocatori di PLO Hi/Lo del network Microgaming si siede full stack. Ne consegue che anche un insuccesso di questo test non comporterebbe un danno economico di rilievo.

Rolf Slotboom, autore di un famoso testo sulla Short Stack Strategy nel PLO
Rolf Slotboom, autore di un famoso testo sulla Short Stack Strategy nel PLO

La curiosità è ora tutta sull'attesa dei risultati. Qualora la mossa dovesse avere un esito positivo, allora Rolf Slotboom - autore di uno dei più studiati libri dedicati alla short stack strategy applicata al PLO - potrebbe improvvisamente diventare un signor nessuno...

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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