Nel corso dell’epico heads up finale del WSOP 2019 Main Event, qualcuno si aspettava di più da Dario Sammartino ed effettivamente anche lui ha confessato di non aver dato il meglio, anche se ha rivelato di non avere visto carte per lunghi tratti.
Maria Ho e Phil Hellmuth criticano Dario Sammartino
A finire nel mirino della critica sono state alcune mani, poco prima dell’ultima pausa. In cabina di commento Maria Ho e Phil Hellmuth, stimolati dalla presentatrice Kara Scott, hanno mosso delle critiche al campione italiano. Maria Ho ha motivato un certo calo di rendimento da parte di Dario con un picco di stanchezza fisica,, insieme forse a una eccessiva ricerca dell’hero call. La Ho nota inoltre che la tendenza ad arrivare al river, da parte di entrambi i giocatori che cercano di lottare rimanendo “onesti”, ovvero bluffando poco.
Anche Phil Hellmuth è di opinione simile, ma sferza maggiormente Sammartino, anche perché lo stima molto e infatti afferma “(Dario) può ritrovare la brillantezza che tutti gli riconosciamo”. Poi però lo sferza: “Andiamo Dario, non puoi sempre confidare che la tua bottom pair sia buona. La mia impressione è che Dario sia caduto in una sorta di “spirale da call”, divenendo in questi frangenti una sorta di calling station. Se il tuo avversario se ne accorge inizia a non bluffarti più e a massacrarti con puntate di valore.”
Il call con 52 off: l’analisi di Phil Hellmuth
Una delle mani più esplicative di questo momento negativo di Dario è il call con 5 2 contro i q 10 di Ensan su board 10 5 3 q 4 . Una mano in cui Dario ha perso un terzo di stack (61 milioni sui 190 in dotazione a inizio mano) e che ha spostato ancora di più l’inerzia dalla parte del tedesco.
“Qui Ensan rilancia con QT e Sammartino chiama con 52. Ecco, 52 off è una delle poche mani che puoi foldare senza troppi rimpianti preflop, in un heads up. Ad ogni modo decide di chiamare e floppa second pair, quindi ci sta che chiami anche la continuation bet. Dal punto di vista di Ensan mi piace molto la bet flop”, aggiunge Hellmuth, alludendo alla dinamica che aveva menzionato prima, ovvero al subodorare un momento negativo in cui l’avversario abbassa le difese ed è disposto a chiamare con mani marginali.
“Al turn scende una q , Ensan ha top 2 pair e uno spot meraviglioso. Punta 13,5 milioni e sinceramente non so se biasimare Dario per chiamare anche qui. Credo che si possa chiamare, ma da uno come Sammartino mi aspetto che riesca a bilanciare assegnando anche dei range molto forti al suo avversario, e riuscendo a trovare così un fold nella strada successiva.
Invece, dopo il 4 al river, accade l’esatto contrario. E’ qualcosa che mi fa persino male guardare. Una bet da 35 milioni al river e Sammartino riesce ancora a chiamare con un 5. Ha riflettuto per circa tre minuti, io lo guardavo in quei frangenti e mi sembrava come esasperato. Ecco, ognuno di noi ha i suoi alti e bassi, credo che in questo spot Dario abbia toccato il fondo.”
Phil severo (ma giusto?)
La critica di Phil Hellmuth è molto dura. The Poker Brat stima moltissimo Dario e questa sferzata, data in diretta poco prima che il gioco riprendesse, era un modo per cercare di svegliare Sammartino in modo da godere – e far godere al pubblico – di uno spettacolo ancora migliore. Dello stesso avviso è infatti anche il consiglio di Maria Ho: “Dario dovrebbe cercare di riflettere un po’ di più sui river, perché se l’avversario capisce che lui è così disposto a call marginali lo valuebetterà anche con mani inferiori rispetto a top 2 pair.” La chiusura è ancora di Hellmuth: “35 milioni sono davvero troppi, per pagare qui con 52. Hai troppo da perdere.”
Purtroppo per il nostro giocatore, l’inversione di marcia auspicata da Maria e Phil – oltre che da tutto il pubblico italiano – non è arrivata.