Vai al contenuto

Phil Hellmuth ed una bella ‘donna’ al river

Andrew LichtenbergerNuovo appuntamento con Phil Hellmuth per "la mano della settimana". Questo volta tocca al WPT Championship, torneo da 25.000 dollari di buy-in giocato il mese scorso al Bellagio di Las Vegas e vinto poi da David Williams davanti ad Eric Baldwin.

“Al recente World Poker Tour Championship di Las Vegas, sono stato fortunato a beccare un asso sul river che mi ha dato una bella spinta nel Day 3. Dopo di che, con soli 20 minuti ancora da giocare, mi sono ritrovato coinvolto in un piatto gigantesco.

Con bui 3000/6000, la giocatrice professionista J.J. Liu – che sedeva immediatamente alla mia destra – apre di 18.000 ed io faccio call con Q-Q. Anche il player sul bottone si adegua, e poi l’altro Pro Andrew Lichtenberger 3-betta a 50.000 dal Big Blind. J.J. folda, io vado di smooth call e il bottone passa. Sul flop scendono 6-5-4 e Andrew punta subito 75.000.

Faccio ancora call ed il turn è un J. A quel punto l’altro mi va all-in per 161.000 e la decisione diventa critica per me. Avevo ancora circa 172.000 chips e sapevo che una cattiva chiamata avrebbe messo in serio rischio la mia permanenza nel torneo. Comunque ci ho pensato per un po’ ed alla fine sono andato a vedere: Andrew mi ha mostrato K-K e mi si è gelato il sangue. Ma non ho avuto neanche il tempo di dire una sola parola che il dealer ha girato un’altra meravigliosa Q sul river. Bam! Che colpo, ragazzi!

Analisi della mano:
Ho fatto uno smooth call ai 18.000 di J.J. per due motivi: volevo innanzitutto che il player loose-aggressive sul bottone entrasse nel piatto, oppure che rilanciasse, ed inoltre pensavo che tenere nascosta a J.J. la forza della mia mano potesse essere la miglior opzione in quella particolare situazione, visto che con il mio stack coprivo decimente il suo.

Mi è piaciuto molto il re-raise a 50.000 di Lichtenberger dal Big Blind. Il motivo principale è che la size non era proprio pari all’entità del piatto. Perchè, infatti, cercare di proposito di buttare fuori qualcuno dal pot quando si è apparentemente in controllo della mano?

Il mio call ai 50.000 è stato standard. Se avessi avuto qualche tipo di particolare lettura su Andrew, allora avrei potuto foldare. Ma, naturalmente, in quell’occasione non l’ho fatto.

La sua puntata da 75.000 sul flop era giusta: un all-in mi avrebbe convinto a foldare, e lui certamente non voleva che passassi mani premium come Q-Q, J-J e anche 10-10. Avrebbe potuto anche fare check, ma in quel modo io avrei avuto la possibilità di prendermi una carta gratis e magari poi batterlo. In definitiva, quindi, la puntata da 75.000 proteggeva la sua mano e non mi spaventava troppo dal non fare call con i miei Q-Q.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Sul turn, il suo push è stato perfetto. Il mio call invece è stato un po’ weak, ma comunque al limite. Sapete, ci sono un sacco di pazzi giocatori online che cercano costantemente di realizzare bluff spettacolari. Ed è per questo che ho fatto call su tutte le street: lo stavo intrappolando!

Sapevo che c’era un range di mani che potevo battere e con cui Lichtenberger avrebbe sicuramente puntato. Mani come 10-10, 9-9, 8-8, 7-7, 3-3, 2-2, A-K o A-Q, A-x o anche 8-7, 8-6 e 5-4. Se avessi avuto una gran lettura del suo gioco, probabilmente avrei capito di essere dietro ed avrei quindi foldato le mie “donne”. Peccato che io abbia portato soltanto il mio B-Game al WPT Championship.

Comunque è stato fantastico beccare quella carta al river, specialmente perchè era la seconda volta in due giorni di fila che mi capitava. Ma la buona sorte non dura per sempre. La prossima volta vi racconterò di un’altra mano che ho giocato al WPT Championship, dove sono stato un tantino sfortunato e dove avrei dovuto rifletterci meglio prima di committarmi al piatto.”

La mano della settimana di Phil Hellmuth

MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI