In questo Articolo:
Polarizzazione
Forza estrema o aria completa. È questa la doppia opzione che ci vede protagonisti al river dopo una monster bet del nostro avversario in particolari condizioni.
La sensazione è talmente chiara che si costruisce piano piano fin dal pre flop e cresce a dismisura in ognuna delle strade successive.
La convinzione che il nostro avversario sia polarizzato è spesso data dalla size con la quale scommette al river ed è proprio quella size che ci metterà in difficoltà.
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Quella che vi proponiamo oggi è una di quelle mani, apparsa un paio di anni fa su PokerNews e raccontata da Danny Tang, regular e grinder di svariati circuiti online e live.
La mano di James Chen contro Danny Tang
In questo caso la mano si è giocata durante le Red Dragon Series 2017 in un torneo High Stakes durante il quale giocavano profondissimi Danny Tang e James Chen, reduce in quel momento da un Tavolo Finale al SHR HK del PSC di Macau da $400.000 vinto da Stece O’Dwayer. Chen, per la cronaca, chiuse settimo.
La mano comincia con l’apertura di un altro regular da bottone, si gioca tutti piuttosto deep, oltre 100x di stack effettivo.
Da Small Blind arriva puntuale la 3-Bet di Chen per una size che triplica quella dell’apertura dell’original raiser.
Lo stack molto alto permette a Tang da Big Blind di cold 4-Bettare, originando il fold del bottone e il call di Chen. Si rimane in heads up.
Flop
Il flop recita q j 2 , un flop rainbow che origina il check-raise di Chen per 2,5 volte la continuation bet di Tang.
“Nulla di valore mi batte quando lui check-raisa su questo flop”, dichiara Tang nel suo thinking process a PokerNews, “nel suo range di 3-Bet pre flop e di check-raise al flop non possono mai esserci mani come AQ, JJ e tutte le monster come donne, Re e Assi, le avrebbe giocate in maniera diversa in entrambe le sutazioni”.
Turn
Al turn scende una q , carta che raddoppia il board e restringe ulteriormente il range dello Small Blind, cosa che fa propendere Chen a sparare la seconda per un quarto pot circa, chiamato ancora una volta da Tang.
River
Il river è un 3 e anche questa volta Chen anticipa le mosse del suo avversario e shova per poco meno di una pot-size-bet.
Adesso il TP di Tang diventa molto tecnico e, inserendo tutta una serie di valutazioni che fanno capo a history e metagame, è convinto che il suo avversario in questo spot non possa mai avere valore di show down “medio”.
Si va dal bluff totale a una scala o un colore trovati per strada o a una coppia di Jack, adesso da inserire nel range di Chen che dal turn è full house, oppure di un colore, anch’esso trovato per strada.
Conclusione
Come avete letto, le combo “pesate” da Tang non sono nemmeno poi poche, ma ci sono ovviamente da escludere tutte quelle che pre flop non 3-Bettano, sapendo che hai a che fare con un giocatore aggressivo che da BB potrebbe addirittura combinartela, senza pensare che anche il bottone non è l’ultimo arrivato e tu giocheresti fuori posizione con entrambi.
Tutto questo per dire che la 3-Bet pre flop di Chen non può essere in bianco, un pizzico di valore deve per forza averlo.
Inoltre Tang blockera Assi e Kappa e ha in mano anche il k , che esclude di fatto tutte le combo di colore col Kappa.
Tang si convince della bontà della proprio mano, ma trova una delle combo di cui aveva paura, il colore nuts del suo avversario, a 5 .