In un interessante articolo strategico, Justin “ZeeJustin” Bonomo ci parla di matematica applicata al poker e di come quest'ultima abbia aiutato profondamente la sua comprensione di particolari aspetti del gioco.
“Non sono troppo bravo a fare i conti (almeno per quanto riguarda quelli che servono nel poker), per cui ogni volta che ho una qualche genere di curiosità faccio riferimento a software come PokerStove.
Diciamo, comunque, che il semi-bluff si presta molto ad una interpretazione di carattere matematico. Anche se virtualmente qualsiasi situazione al tavolo può essere calcolata con esattezza, alcune saranno di facile soluzione mentre per altre l’operazione risulterà assai più complessa. Vediamo allora insieme qualche spot interessante.
Partiamo da uno molto semplice: ipotizziamo che nel piatto ci siano 100 chips e sia voi che l’avversario ne abbiate a disposizione altrettante. Avete zero possibilità di vincere la mano a meno che l’altro non foldi. Se l’oppo non calla mai ad un all-in allora dovreste ovviamente puntare nel 100% dei casi, mentre se chiama sempre a quel punto non dovreste bettare in nessun caso. Presupponendo che la vosta unica azione possibile sia un push: qual è la percentuale minima di volte in cui l’altro deve foldare affinchè la vostra puntata sia corretta?
Questo genere di calcolo è tra i più semplici da fare nel poker. Pensate in termini di rischio/beneficio: state investendo 100 chips per vincerne altre 100, ossia se puntate e venite chiamati perderete tutto mentre se l’altro folda vincerete il piatto da 100. Se non avete già compreso che il valore richiesto è il 50%, vediamo di arrivarci insieme tramite una equazione:
Fe (Fold equity) – Ce (Call equity) = 0
Fe = (% delle volte che l’altro folda) * (profitto netto)
Ce = (% delle volta che l’altro chiama) * (perdita netta)
Da cui: 100F – 100C= 0 -> 100F=100C -> F=C
Quindi adesso abbiamo due variabili. Riscriviamo C in termini di F: siccome l’avversario o chiama oppure folda nel 100% dei casi, C+F=1 e C=1-F. Combinando le due equazioni otteniamo che F=1-F; 2F=1; F= .5; ecco allora che salta fuori la nostra risposta: se lui folda almeno il 50% delle volte a noi conviene bluffare. (continua)