La domanda si ripresenta ogni volta che la famiglia è riunita per le feste natalizie, ma nessuno ha mai il coraggio di sdoganare al 100% il poker come gioco natalizio. Noi… sì!

In questo Articolo:
È così anche il vostro quadretto?
Un caminetto fumante, un albero di Natale colorato e luminoso, la nonnina sulla poltrona più comoda, vostro padre colto da sonnolenza derivante dalla pancia pienissima e vostra madre intenta a mettere a posto la cucina che sembra un campo di battaglia.
Il tutto incorniciato insieme a vari zii e cugini a completare la scena natalizia più standard alla quale abbiate mai pensato.
Una bottiglia aperta sopra il tavolo, piattini di frutta secca sparsi in ogni angolo del soggiorno, il gatto sopra la sua sedia e tutta una serie di torroncini che fanno pericolosamente capolino sotto gli occhi di tutti.
Sono più o meno le 17,30 di uno di quei giorni che possono essere, a vostra scelta, il 24, il 25 o il 26 di dicembre.
Ma anche uno di quelli che riempiono quel vuoto che parte dal giorno dopo Santo Stefano, fino alla notte di San Silvestro.
Poker a Natale
Il vostro pensiero è invece quello che alle 21,00 il Night On Stars potrebbe fare overlay, quindi non raggiungere il garantito, e uno come voi potrebbe approfittarne per shipparlo quella prima volta nella vita, grazie ai soldini accumulati dai regali di nonna e zii.
Ok, tutto giusto, ma l’idea è la stessa che ha sfiorato almeno altri 300 giovanotti in giro per l’Italia, alle prese con la stessa identica bottiglia, lo stesso identico albero di Natale, lo stesso identico gatto sonnacchioso. E la stessa identica delusione quando scopriranno che di overlay non se ne parla nemmeno, perchè il Night On Stars è popolato come una spiaggia giapponese.
“Giochiamo al nuovo poker?”
La proposta arriva da un cugino di Rossano Calabro che sa perfettamente che voi giocate da anni.
La vostra reazione è a metà tra lo sconcerto e un pizzico di felicità vista l’apatia che ha cominciato a prendere gli ospiti.
“Buona idea, io sto finendo”, esclama vostra madre sempre pronta ad accogliere positivamente tutte le proposte che la tengano vicina al figlio pedissequamente rinchiuso a schiacciare tasti di fronte a un computer.

È così che più o meno comincia una serata che tarderà a chiudersi e che regalerà a tutti ore di sorrisi, scoppi e urla fragorose dei cugini di Rossano.
Il vostro compito è quello di fare da “Cicerone” verso un’esperienza misconosciuta da tutto il field e vi sorprenderete a cambiare il vostro umore da “che palle” a “però è divertente vedere la nonna con gli assi”, fino a “un altro sit & go, faccio io il dealer”.
Tombola, Mercante in Fiera, 7 e mezzo
Certo… Il poker non è tradizionalmente natalizio come la tombola, come il mercante in fiera, o il 7 e mezzo, ma non voglio apparire blasfemo nel pensare che sia, tra tutti, il gioco più aggregante.
Durante le estrazioni dei numeri alla tombola, a parte il super simpatico zio di Rossano Calabro che griderà “Ambo” dopo l’uscita di un solo numero, non si potrà proferire parola, anche perchè la nonnina è un po’ dura d’orecchi e bisogna aiutarla a chiudere le finestrelle.
A 7 e mezzo ci sarà fin troppo casino, ma saranno tutti attenti a sperare che il vostro avversario “sballi”.
Forse il mercante in fiera, come caratteristiche, è quello che più si avvicina alla capacità aggregativa che permette il poker, ma volete mettere un full di assi con re, paragonato alla “Pagoda” o al “Lattante”?
Pensate a tutti quei momenti in cui, tra una strada e l’altra, vostro zio fa la faccia serissima pensando di avere un buon punto e vostra mamma gli prende il mono out al river… Quanti commenti soddisfatti sull’espressione mortificata di zio e quella inconsapevolmente felice della mamma?
Provate a dirmi che il poker non sia un gioco natalizio…
L’unico scontento è il gatto… Servivano tutte le sedie.