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Legge Stabilità: via la tassa da 500 milioni per le slot, a pagare saranno i gamblers. Payout al 71%

Il Governo ha intenzione di presentare al più presto un emendamento sui giochi in vista dell'approvazione del testo definitivo della Legge di Stabilità.

L'Esecutivo rinuncia alla famosa tassa dei 500 milioni di euro che dovevano essere garantiti dai gestori di slot. Per Renzi e company l'intenzione è quella di inasprire il prelievo erariale del 4% per le slot e dello 0,5% per le Vlt. Infatti era già previsto un aumento del 2% ed ora il Governo vuole aumentare il Preu di ulteriori 2 punti. Il Prelievo Erariale Unico potrebbe passare dal 13% al 17% ma è molto probabile che gran parte del peso ricada sugli scommettitori.

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Quindi a pagare non saranno solo i concessionari bensì i giocatori: il payout per le slot machine dovrebbe assestarsi addirittura sotto il 71%. Molto basso.

Il rischio per l'Erario è quello di un crollo dei volumi. L'appeal nei confronti dei giocatori senza dubbio potrebbe diminuire (ma questo potrebbe essere un aspetto positivo nel contrasto alla ludopatia meno per le entrate fiscali).

C'è chi ha gridato allo scandalo per questo passo indietro dell'extra tassa da 500 milioni. Da registrare polemiche nei confronti del Governo e della lobby delle slot, ma la revoca del provvedimento è la conseguenza del rinvio alla Corte Costituzionale che esaminerà la legittimità (dubbia) della norma.

La tassa da 500 milioni e il continuo conflitto di competenza tra Stato ed Enti Locali potrebbe portare il settore allo sbando. Da qui alla decisione di rinunciare.

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Quale operatore si sarebbe accollato un rischio ed onere così gravoso, senza avere alcuna garanzia da parte dello Stato centrale? In molte regioni si sta parlando addirittura del divieto assoluto di installazione degli apparecchi di intrattenimento. Con questa manovra il settore live rischiava seriamente il fallimento.

Inoltre c'è un dato molto significativo: nel 2015 era stato previsto questo primo extra gettito da 500 milioni ma l'Erario ne ha incassati solo 320 milioni (l'ennesimo buco nell'acqua).

La verità è che lo Stato prova a spremere il settore e i giocatori fino all'ultima goccia (e poi si parla di contrasto alla ludopatia?), ma non vi è un piano o una strategia ben definita da parte del Governo. L'improvvisazione nel mondo del gaming regna così sovrana da anni. Da una parte infatti si chiede agli operatori di garantire un gettito sempre maggiore, dall'altro però si contrasta la loro azione: in questo emendamento tanto discusso, dovrebbe esserci anche una norma che vieta il rilascio del nulla osta per nuovi apparecchi.

LEGGE STABILITA': NUOVE REGOLE PER PUBBLICITA'

Ulteriori limiti alla pubblicità: gli spot televisivi non dovranno essere trasmessi in certe fasce orarie. Giusto tutelare (e su questo punto siamo d'accordo) le fasce deboli e più a rischio come i minori. Ma forse, se si vuol controllare e contrastare il dilagare della ludopatia, sarebbe meglio eliminare una volta per tutte le macchinette da bar, tabacchi e ristoranti, luoghi sensibili dove il rischio "contagio" è elevatissimo, per minorenni ma anche per persone deboli, affette o esposte a dipendenze. Ma non vi è alcun tipo di coerenza.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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