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"PokerStars.com ha perso 1,3 milioni di rake nell'ultimo sciopero” ma.... è guerra sui numeri

Gli organizzatori dell'ultimo sciopero (avvenuto dall'1 all'8 gennaio) hanno affermato con convinzione che la "serrata" dei players high stakes è costata a PokerStars.com la bellezza di 1,3 milioni di dollari di rake lorda.

Il sito russo WeArePokerPlayers è stato promotore anche di questa protesta di inizio anno e dopo aver analizzato i dati, ha pubblicato un report dettagliato. A partecipare sarebbero stati oltre 1.600 giocatori. I dati però non sono stati confermati.

Ma come ha fatto PokerStars a perdere più di un milione di rake? Questi numeri sono da ritenersi attendibili? Vediamo l'analisi degli organizzatori (tutto va preso con le molle perché è naturale che ognuno tiri l'acqua al proprio mulino).

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Poker Tournaments

A stakes 100$+, l'action MTT sarebbe diminuita del 5%, mentre nei sit and go addirittura di un terzo. Per quanto riguarda tornei e sit fino a 15$ di buy-in, non vi è stata nessuna riduzione, d'altronde gli scioperanti in genere sono regular high stakes.

Paesi

I cali più importanti si sono registrati dagli utenti collegati dalla Costa Rica (63,5%), da Malta (54.8%) e dall’Uruguay (52.1%), dove vivono molti giocatori high stakes statunitensi ed europei. In Russia il traffico è calato del 29.9%, mentre in Serbia del 31.2%.

In altri paesi invece l'azione è aumentata, come in Svizzera, Cipro, Danimarca, Nuova Zelanda, Hong Kong, Svezia e Vietnam.
Traffico Spin

Un calo si è registrato anche negli Spin and Go con buy-ins da 30$ in su. In questo caso il traffico è diminuito in un range tra il 7,6% e il 22,6% (dato non molto preciso considerando la forbice ampia).

Sit and Go

Secondo WeArePokerPlayers i danni maggiori sono stati causati nei Sit and Go Six Max. "Questi giochi - affermano i promotori russi - hanno subito più di tutti gli effetti dello sciopero. Nei low e mid-stakes, il traffico è diminuito di un terzo (e questa può essere una novità).

Negli hyper turbo tournaments a stakes 100$ e superiori, il traffico ha subito una frenata dell'80%. Possiamo affermare che il format turbo high stakes ha subito una brusca flessione: solo 77 tournaments sono stati giocati nella settimana in questione".

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Nei giochi Heads-up sit and go l'azione è diminuita del 50% mentre nei turbo del 10%. Il traffico nei sit and go con stakes compresi tra 15$ e 100$ hanno perso il 17%.

Cash game

Vediamo quali sono stati gli effetti dello sciopero nel cash game, in base all'analisi dei dati forniti da PokerScout: l'1 gennaio PokerStars ha raggiunto il picco a 23.081 posti occupati ai tavoli, nel medesimo giorno della settimana successiva (senza sciopero) il traffico aveva toccato quota 27.510. Qui sotto potete i leggere i dati forniti da PokerScout:

pokerstars traffico

Un confronto, però a nostro avviso poco attendibile, visto che il primo giorno dell'anno è sempre una giornata particolare. Stesso discorso per il 2 gennaio in rapporto al 9 gennaio: anche in questo caso il calo è di 1.100 posti. Dal 3 invece si torna alla normalità: 27.222 rispetto a 27.088.

Mai come in questo caso i numeri vanno letti con cautela. Per WeArePokerPlayers nel traffico NL100+ e Zoom si è avuto un calo di un quarto, mentre nel NL400+ l'azione è scesa del 30%.

Bilancio finale

Secondo le stime calcolate da WeArePokerPlayers la rake persa nei sit and go è stata pari a 665.000$, negli Spin & Go 318.000$, 1,15 milioni nel cash game. Per il sito russo, al netto dei benefici (risparmiati dalla room) spettanti ai giocatori high stakes, l'utile perso da Stars sarebbe pari a 1,3 milioni di dollari in una settimana. Ma solo le relazioni trimestrali di Amaya potranno confermare o meno questi dati.

Per un osservatore neutrale come PokerIndustryPro, l’impatto dello sciopero è stato minimo nell’action cash game, anche se PokerScout ha testimoniato che la protesta di dicembre aveva, alla fine, creato problemi nel bilancio dell'action nel cash game per il 2015. Come in tutti gli scioperi, è scattata la guerra sui numeri. Un classico.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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