Manca ancora poco più di un mese al draft della Global Poker League, dunque le fisionomie delle 12 franchigie prenderanno forma a tempo debito. E' però interessante curiosare nei nomi che sono stati dati ai team, perchè non sono nomi scelti a caso.
La GPL punta a un pubblico molto vasto, ed è di poche ore fa l'annuncio - da parte del CEO di Global Poker Index Alex Dreyfus, dell'accordo raggiunto per trasmettere la prima stagione della Global Poker League su Poker Central, canale tematico presente fra gli altri su Apple TV, Amazon Fire TV e Xbox360.

Fra storia e fantasia, abbiamo dunque cercato di andare dietro alle possibili ragioni per ciascun "franchise name" della lega.
In questo Articolo:
ROME EMPERORS
Per ovvie ragioni partiamo dal team italiano, capitanato da Max Pescatori. Qui chi era incaricato di ideare i nomi aveva gioco facile: la storia della Città Eterna parla da sè e forse nessuna città ultramillenaria può vantare un passato epico e glorioso come quello di Roma Imperiale.

BERLIN BEARS
Se per Roma il richiamo ideale è quello agli imperatori, il nickname scelto per il team tedesco potrebbe avere un'origine più ricercata. Il riferimento non è a una particolare razza di orsi diffusa nell'ex capitale divisa in due dalla guerra fredda. Il riferimento paiono dunque essere i United Buddy Bears, sculture a grandezza naturale raffiguranti orsi posti uno accanto all'altro, comparse per le strade di Berlino tra il 2001 e il 2002. Realizzate da 140 artisti provenienti da tutto il mondo con stili e sensibilità diversi, le opere avevano lo scopo di promuovere la solidarietà e la comunanza tra i popoli e oggi sono diventati una mostra itinerante, mentre alcune delle statue sono state vendute all'asta per finanziare associazioni a tutela dell'infanzia.
Considerando che il manager della franchigia è Philipp Gruissem, noto player filantropo e pacifista, questo tipo di impostazione è molto più che un'ipotesi. Potrebbe anche darsi che la realtà sia molto più prosaica: l'orso è infatti simbolo della città di Berlino e presente nel suo stemma, oltre che in altre manifestazioni storiche come il Festival del Cinema.

LAS VEGAS MONEYMAKERS
Poco da dire, qui. L'uomo che cambiò la storia del poker con un rush incredibile e un cognome che sembrava fatto apposta per diventare strumento di marketing, si ripropone oggi come manager della franchigia forse più "scontata" di tutte, nella prima stagione della Global Poker League.

LONDON ROYALS
Analogamente a Roma, anche il nome per il team di Londra si sceglie un po' da solo. Sede della monarchia che è senza dubbio la più famosa al mondo, Royals è un nickname di sicura presa. Il fascino di una manager come Liv Boeree farà il resto.

HONG KONG STARS
Se state pensando a PokerStars, vi state molto probabilmente sbagliando. L'origine del nickname scelto dal team della player nativa di Macao Celina Lin dovrebbe ispirarsi alla Avenue of The Stars, passeggiata collocata nei pressi del porto di Victoria, ad Hong Kong. Ispirato alla "Walk Of Fame" hollywoodiana, la Avenue venne creata con l'intento di celebrare le stelle del cinema "locale", dal mito Bruce Lee fino a Jackie Chan e John Woo. Tuttavia, la Avenue è attualmente chiusa.

LOS ANGELES SUNSET
Nessuna certezza, ma c'è da scommettere che la scelta del team di Maria Ho sia dettata da una pietra miliare della storia del cinema come "Sunset Boulevard", capolavoro firmato da Billy Wilder nel 1950. Il film uscì in Italia con il titolo di "Viale del tramonto", che è la traduzione letterale del titolo ma anche di quella destinata a diventare la più celebre strada di Hollywood.
MOSCOW WOLVERINES
Anche per la franchigia guidata da Anatoly Filatov si rimane nell'ambito delle ipotesi. Il personaggio di X-Men non dovrebbe avere alcuna attinenza, mentre giureremmo su un riferimento al ghiottone, una specie di orso molto pericolosa che vive in ambienti molto freddi come Alaska, Mongolia, Scandinavia, Siberia e - appunto - Russia settentrionale.

MONTREAL NATIONALS
Qui tutto si fa più sfumato e sottile, ma la ragione di questo nome potrebbe essere l'omaggio a una antica franchigia di football canadese, operativa fino al 1938 e che si chiamava per l'appunto "Montreal Nationals". Essendo il manager Marc Andrè Ladouceur nativo proprio di Montreal, potremmo averci azzeccato.
NEW YORK ROUNDERS
Bingo. Alzi la mano chi non ha avuto come un intimo compiacimento quando ha letto il nickname scelto per la squadra capitanata da Bryn Kenney. Al di là della intuizione che è di per sè felice, l'abbinamento è ancora più azzeccato se si pensa che il film a cui tutti gli appassionati di poker sono più legati era ambientato proprio nella Grande Mela.
PARIS AVIATORS
Ecco, questo rischia seriamente di insidiare proprio al team di Kenney il titolo di nome più bello e suggestivo di tutti. Inevitabile pensare a un omaggio che il manager Fabrice Soulier e il patron di GPL Alex Dreyfus hanno voluto dedicare all'Aviation Club de France, storico club parigino la cui storia si è tristemente interrotta con la chiusura imposta dalla magistratura francese poco meno di un anno fa.
SAN FRANCISCO RUSH
Faraz Jaka sarà stato appassionato di videogames? Possibile, così come è probabile che il nome "Rush" sia ispirato da un titolo Atari popolarissimo negli anni '80, ambientato proprio nei famosi saliscendi della città californiana: "San Francisco Rush". Cercatelo in qualche emulatore e se potete rigiocateci: ne vale sempre la pena...

SAO PAULO METROPOLITANS
Infine, la franchigia legata al mercato forse più emergente di tutti: quello brasiliano. La scelta di "Metropolitans" è piuttosto conservativa perchè "osa poco" e gioca sull'identità di una delle metropoli in maggiore e prepotente espansione al mondo: quella di San Paolo del Brasile (foto sotto). Il manager Andre Akkari (guarda caso paulista) farà il resto, anche e soprattutto grazie all'amicizia che lo lega con stelle del calcio come Ronaldo "il fenomeno" e Neymar (anche lui nativo di queste parti).
Imperatori a parte, la preferenza di chi vi scrive è divisa tra i Rounders e gli Aviators. E la vostra?