[imagebanner gruppo=pokerstars] Per la rubrica "incredibile ma vero", da oltreoceano arriva una storia apparentemente surreale che riguarda il WPT Fallsview Poker Classic che si sta giocando in questi giorni nei pressi delle cascate del Niagara, in Ontario: pare infatti che sui ticket per partecipare al torneo ci sia stata una massiccia opera di bagarinaggio, che ha finito con far storcere il naso sia ai professionisti che ai semplici giocatori amatoriali.
Più fonti hanno riportato questo problema, ed al riguardo questa è la testimonianza del canadese Scott Davies, vincitore fra l'altro del Main Event WSOP APAC lo scorso anno: "Sono arrivato quaggiù direttamente dall'Australia, e così mi sono presentato per l'iscrizione al torneo nel giorno stesso dell'evento, ma alla cassa mi hanno detto che erano esauriti".
Il torneo in questione aveva un buy-in di 1.100 dollari, e siccome i partecipanti superano il migliaio l'organizzazione ha posto un limite massimo di iscritti, evidentemente per questioni logistiche. Fin qui nulla di male, se non fosse per il resto: "Consentono alle persone di comprare più ticket per giocare, senza che siano nominali - sottolinea Davies - questo significa che si viene a creare un vero e proprio mercato nero, perché nel giorno del torneo tutti i biglietti sono stati esauriti, comprati da persone che non hanno alcuna intenzione di giocare".
E così chi vuole sedersi deve pagare, ma non più 1.100 dollari, ma fino ad un 50% in più: "La prima persona che mi ha approcciato mi ha chiesto quanto avevo intenzione di spendere, gli ho detto 1.200 dollari e mi ha riso in faccia - prosegue il canadese - qui i biglietti vengono venduti fra 1.500 e 1.600 dollari".
Il problema naturalmente non riguarda solamente i giocatori professionisti, ma anche - e probabilmente soprattutto - quelli amatoriali: "Ne ho incontrato uno che si trovava nella mia stessa situazione, ed era piuttosto seccato - ha concluso - aveva preso ferie e prenotato l'albergo, ma non poteva giocare, a meno di pagare quel prezzo. Questo significa che qualunque decisione avesse preso sarebbe rimasto insoddisfatto, e non è certo un bel modo di far sentire i giocatori".
E questo si sta verificando anche per gli altri tornei in programma, ovvero per quello da 2.500 e 5.000 dollari, tutto sold-out con alcuni giocatori che se ne vanno scuotendo la testa ed altri che sbuffano e pagano (a caro prezzo) la propria partecipazione. A dire il vero, c'è chi sottolinea che in teoria si possa acquistare un solo biglietto per ogni "player card", al contrario degli anni scorsi, ma evidentemente chi è in quel giro di "affari" non si ferma di fronte a simili inezie...