Uno straordinario David Bravin è riuscito a raggiungere il tavolo finale dell'evento #60 delle WSOP 2014, chiudendo poi in 6° posizione per 105.185$. L'Italia pokeristica può dunque gioire dell'ennesima deep run in questa edizione delle World Series, uno delle migliori di sempre, dato che oltre ai tavoli finali di Sammartino, Kanit e Bravin, abbiamo assistito anche al trionfo di Davide Suriano. Mentre Bravin otteneva questo ottimo risultato, Phil Hellmuth si presentava al final table dell'evento #61 per inseguire il suo 14° braccialetto. Anche la sua corsa si è fermata in 6° posizione.
Event #60: 1.500$ No-Limit Hold'em
Il day 3 riprendeva con 24 giocatori rimanenti e il nostro David Bravin in 5° posizione nel chipcount. Le eliminazioni arrivano velocissime a inizio giornata, con la bellezza di 7 eliminati nella prima ora di gioco, due dei quali proprio per mano dell'italiano: prima manda a casa Scott Baumstein con una coppia di Re che ha la meglio sul K-J avversario, poi è la volta di Evan McNiff che prova la spewata pushando j k ma si trova davanti un Bravin coraggioso che le mette con una coppia di 10 che regge allo showdown. Bastano un altro paio di ore per ritrovarsi al final table, con il nostro connazionale che vanta uno stack in pieno average. Dopo l'eliminazione di Kurt Jewell e Steve Sung, però, l'italiano perde un piatto da 1.25 milioni che lo avrebbe potuto proiettare nelle primissime posizioni: Guillaume Marechal apre a 100.000 e Bravin va all-in ricevendo il call istantaneo. Allo showdown il primo mostra una coppia di Donne che reggono contro l'A-K di David. Rimasto con appena 4 big blinds, riesce a guadagnare uno scalino nel payout grazie all'eliminazione del tedesco Dietl da parte di Salman Jaddi ma poi si deve arrendere in 6° posizione, quando proprio quest'ultimo chiama il suo all-in con 10 7 che ha la meglio sul 9 8 di Bravin. Per lui una bandierina da 105.185 dollari. Poco dopo assistiamo a un cooler imparabile (K-K contro Q-Q) che condanna l'unica donna rimasta, Cherish Andrews, eliminata dal solito Salman Jaddi che si ritrova chipleader a 4 left. Qua però, si scatena Brandon Hall che busta il francese Guillauma Marechal e poi Zach Gruneberg, ritrovandosi in vantaggio all'heads-up finale: 8.2 milioni a 3.3. Tuttavia, Salman Jaddi riesce in una grande rimonta dovuta anche a una ottima run (indispensabile considerando che la struttura è collassata), per poi subire il contro-sorpasso d parte di Hall. I due si avvicendano in testa innumerevoli volte, finchè il tournament director decide di fermare il torneo. Ripartirà domani con questi premi a disposizione:
1. $614,248
2. $381,885
Questo è invece il payout fino al 3° classificato:
3. Zachary Gruneberg $270,299
4. Guillaume Marechal $194,939
5. Cherish Andrews $142,346

6. David Bravin $105,185
7. Thomas Dietl $78,681
8. Steve Sung $59,547
9. Kurt Jewell $45,603
Il vincitore dell'evento Stud da 10.000 dollari, Matt Grapenthien
Event #61: 10.000$ Seven-Card Stud Championship
Il Championship di Stud riprendeva con 9 giocatori, in piena bolla per il final table ufficiale. I nomi noti presenti nel field rimanente si sprecano ma tutti gli occhi sono puntati su Phil Hellmuth, ancora una volta in corsa per il 14° braccialetto. Da segnalare anche la presenza di un vero e proprio personaggio: Henry Orenstein, un signore di 90 anni che nella vita è sopravvissuto all'olocausto per poi buttarsi nel mondo del poker diventando un professionista prima (ha anche vinto un braccialetto proprio nello Stud) e un addetto ai lavori poi, periodo nel quale ha inventato la "hole camera" per trasmettere in diretta televisiva le carte dei giocatori. A guidare il gruppo è Todd Brunson, figlio di un'altra leggenda. Il primo eliminato è Jesse Martin che va a sbattere contro il fullhouse di Phil Hellmuth. Poco dopo è proprio la volta di Henry Orenstein, anche lui mandato a casa da Poker Brat. Per il novantenne americano si tratta del primo ITM alle WSOP dopo la vittoria del braccialetto nel 1996. Rimasti in 7, il chipleader resta Bruson ma Hellmuth è 2°. Incredibilmente, nonostante la buona posizione, dopo l'uscita di Henrik Hecklen è proprio il 13 volte campione WSOP a doversi alzare: prima viene azzoppato da un grosso piatto perso contro Brunson e poi viene eliminato da James Obst quando la sua coppia di 5 non può battere i 7 dell'avversario. Subito dopo tocca a Steve Landfish e Ben Yu, mentre James Obst ci impiega leggermente di più ad alzarsi ma alla fine non può che lasciare il tavolo ai due finalisiti: Todd Brunson (2 milioni) e Matt Grapenthien (1 milione). L'heads-up dura oltre cinque ore e alla fine vede trionfare a sorpresa Grapenthien, bravo a ribaltare la situazione e a imporsi sull'esperto Todd, che poteva godere del tifo del padre Doyle e dell'amico Max Pescatori. Per il vincitore si tratta del primo braccialetto in carriera, questo il payout:
1. Matt Grapenthien $268,473
2. Todd Brunson $165,891
3. James Obst $103,895
4. Ben Yu $75,227
5. Steve Landfish $58,793
6. Phil Hellmuth $46,885
7. Henrik Hecklen $38,073
8. Henry Orenstein $31,419