Full Tilt Poker sta uscendo dal ciclone generato dal black-Friday, il giorno più nero del poker online statunitense. In questo ore la Banca d’Irlanda ha sbloccato alcuni importanti fondi che sono rientrati nella piena disponibilità della red room.
Dopo il rinvio a giudizio nei confronti dei vertici societari disposto dal Dipartimento di Giustizia di New York, si era generato un panico tale nel sistema bancario statunitense ed europeo che alcuni istituti avevano congelato i conti correnti intestati al sito, nonostante non fossero oggetto di ordini restrittivi. Solo l’intervento da parte dei procuratori ha rassicurato le banche non coinvolte nell’inchiesta che si sono decise a ridare linfa vitale e liquidità a Full Tilt Poker.
Vi sono poi altri fondi che sono ancora confiscati per ordine diretto dei magistrati però la situazione pare più rosea rispetto a due settimane fa. Le ultime notizie che provengono dagli USA sono rassicuranti: Riley Matthews, un importante agente statunitense, affiliato al circuito della room, ha rivelato di aver ricevuto la notifica del pagamento delle sue commissioni, per quanto riguarda il mese di aprile.
E’ evidente che siano stati predisposti i pagamenti da parte di Tiltware (la holding di controllo) per quanto riguarda tutta la rete commerciale. Un buon segno, in vista del rimborso dei giocatori. Secondo indiscrezioni, Full Tilt Poker deve restituire ai players americani ancora 150 milioni di dollari. La strada è lunga ma dopo settimane ad alta tensione, si inizia ad intravedere una timida luce, seppur l'attenzione e la prudenza da parte dei media statunitensi sia massima.