Ancora dal libro "Don't Listen to Phil Hellmuth: Correcting the 50 Worst Pieces of Poker Advice You've Ever Heard", riportiamo la traduzione di un altro estratto distribuito gratuitamente dallo stesso autore Dusty Schmidt.
Idea sbagliata n° 2: “Il gioco pre-flop non è così importante”
“Alcuni player potrebbero riferirvi che il No Limit Hold’em si gioca essenzialmente post-flop e che quindi quello che fate pre-flop non importa molto.

Come in ogni idea sbagliata, c’è un fondo di verità ed un errore palese: l’elemento sul quale si può concordare è che giocare bene pre-flop non vi rende automaticamente dei vincenti, e pur commettendo degli errori non è detto che non riusciate comunque a guadagnare del denaro.
Ok quindi che il pre-flop non è tutto ma gli stessi che dicono che questa fase non ha troppa importanza sono poi quelli che hanno speso interminabili ore a determinare i propri range di 3-bet e 4-bet pre-flop e nelle situazioni push/fold, calcolandone le varie equity.
Vista allora questa palese contraddizione, il preflop è meritevole di attenzione oppure no? Nel Texas Hold’em esiste un solo giro di puntate prima del flop, mentre successivamente ci sono altre tre street. Per questo motivo, è facile dire che il gioco post-flop sia quello sul quale dedicarsi maggiormente ed allora va bene passarci centinaia (se non migliaia) di ore per analizzarne le molteplici sfaccettature.
Ma pur se il pre-flop è solo uno dei 4 giri di puntata previsti, esso sarà sempre il primo da affrontare. La vostra strategia pre-flop determinerà quale range di mani porterete al flop ed andrà ad influenzare la misura del piatto ed i punteggi con i quali dovreste committarvi post-flop. Tutto quello che potrete decidere sulle carte comuni sarà il risultato delle vostre scelte pre-flop. Quindi sì, è importante e va tenuto in gran considerazione.”