Las Vegas è in ginocchio e le entrate derivanti dal gioco diminuiscono mese dopo mese. Le multinazionali dell’intrattenimento provano a pianificare strategie molto singolari pur di superare la crisi che da anni aleggia sulla Strip. Così non c'è più da meravigliarsi nel vedere un ospite entrare nel lussuosissimo “Trump Las Vegas” con due cani al guinzaglio. Una scena impensabile fino a qualche mese fa in una struttura "high stakes" come quella creata dal magnate più istrionico del Nevada.
Donald Trump, strozzato dai debiti, ne ha escogitata un’altra delle sue e per rilanciare le presenze nelle strutture di sua proprietà, ha deciso di puntare su un mercato di nicchia: il turismo riservato alle famiglie che possono recarsi a SinCity con tanto di cani (di piccola taglia) al seguito.
Il businessman statunitense, nel 2008, aveva deciso di puntare tutto sul lusso e sui giocatori di grosso calibro ma, in parte, ha rivisto la sua politica ed ha deciso di spalancare le porte dei suoi esclusivi hotel alle famiglie, abbassando i prezzi e migliorando i servizi.
Da buon megalomane, il ricco uomo d’affari (che ama collezionare mogli) nel marzo di tre anni fa ha costruito la Trump Tower puntando quasi esclusivamente su un target molto alto. Costo dell’operazione: 1,3 miliardi di dollari. Le cose però non sono andate come previsto, la crisi economica e finanziaria ha messo in ginocchio gli Stati Uniti e non solo.
Originariamente Trump confidava di vendere tutte le 1.282 suite, più altre camere previste in una seconda torre che non è mai stata inaugurata. Il crollo del mercato immobiliare gli ha permesso di cedere solo 339 unità. Le altre stanze rimaste invendute sono state riservate ai clienti dell'hotel. L’alloggio ha un costo variabile dai 119$ nei giorni feriali ai 189$ nei week-end di luglio e agosto.
La Trump Hotels International ha creato per i propri clienti tutta una serie di servizi originali per le strutture ricettive di Vegas ed ha riservato una biblioteca ed una lista di attrazioni solo per i più piccoli, per la gioia dei padri giocatori, liberi in questo modo di recarsi al casinò e farsi una puntata alla roulette o una partita a poker. Ma c’è di più: Trump ha voluto bar e ristoranti su misura per bimbi, con tanto di menù e cocktail (naturalmente analcolici) ad hoc. In tutto l'Hotel non è possibile fumare.
Per chi ama gli animali inoltre c'è la possibilità di non separarsi dall'amico a quattro zampe e recarsi nella città delle luci, con strutture al top. Però a Vegas tutto ha un prezzo: il costo supplementare per il soggiorno nel Trump Hotel è di 200$ dollari al giorno. Gli strateghi del marketing di Donald Trump hanno pensato al servizio completo, per preservare il benessere dell'animale: c'è anche la possibilità di un massaggio da 150$, della durata di 30 minuti. Senza dubbio una "notizia" che si presta a facili ilarità ma testimonia come in Nevada siano disposti a tutto, pur di superare una crisi senza precedenti: l’indotto del gioco non è più sufficiente e bisogna esplorare strade alternative.