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Full Tilt Poker: verranno ceduti solo gli asset europei

ray-bitarI misteriosi investitori stanno trattando l’acquisto solo degli asset europei di Full Tilt Poker. Al centro dell’offerta vi sarebbero le società attive in Irlanda e Gran Bretagna. Il particolare è clamoroso e va a ridisegnare gli scenari futuri della red room.

Lo ha rivelato una fonte anonima all’autorevole sito inglese eGaming Review: in base a tale ricostruzione, i nuovi potenziali acquirenti non sarebbero minimamente interessati alle aziende del gruppo che  gravitano in Nord America. "L'acquisto include le società esistenti nel Regno Unito e in Irlanda ed in particolare Pocket Kings, realtà strategica che cura il marketing e gli aspetti tecnologici del gruppo. Nel pacchetto anche le licenze rilasciate dall’isola di Alderney"

Licenze al momento sospese: si attende l’udienza pubblica di martedì 26 luglio a Londra, per capire quale sarà il futuro della seconda poker room mondiale e se il sito potrà essere ripristinato online nelle prossime settimane. Secondo la fonte anonima, l’acquisizione "non ha nulla a che fare con l’attività negli States". Le trattative sarebbero in una fase avanzata e con il salvataggio di Pocket Kings, saranno preservati ben 700 posti di lavoro nella sede di Dublino.

In base ad ulteriori indiscrezioni pubblicate da Poker.org, rimarrebbe fuori dai nuovi asset operativi anche Tiltware, la società con sede legale in California, per anni fulcro del gruppo. Secondo il sito, l’azienda statunitense ha avuto un ruolo chiave nello sviluppo del software ma da quello che ci risulta, ogni decisione strategica legata alla red room veniva presa proprio all’interno del board di Tiltware che era – di fatto – la holding di controllo, a prescindere dagli aspetti formali.

In base a tali ricostruzioni bisognerà capire se la piattaforma tecnologica rimarrà sotto la gestione della società californiana oppure verrà inclusa nel pacchetto di Poker Kings. Sono aspetti ancora misteriosi ma non secondari, visto la funzionalità del software della room.

Una cosa pare certa: con l’esclusione di Tiltware dal pacchetto di acquisizione, dovrebbe uscire di scena anche la figura controversa di Raymond Bitar che dell’azienda è l’amministratore delegato. Howard Lederer invece è sempre stato consulente di Poker Kings e dovrebbe quindi mantenere un ruolo operativo importante (seppur esterno).

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howard-ledererA rappresentare la red room nella trattativa di cessione, nonché nella prossima udienza presso la Alderney Gambling Commission, sarà il legale londinese Jeffrey Green Russel che però ha voluto mantenere uno stretto riserbo sulle recenti vicende e non ha voluto confermare o smentire il suo coinvolgimento diretto.

“La vendita – assicura la fonte anonima – potrebbe essere completata nelle prossime ore, da qui a martedì, ogni giorno è buono per la formalizzazione dell'accordo”. Phil Ivey, uno degli azionisti, è stato avvistato in più di un'occasione a Londra in questi giorni.

Non è noto se sarà inclusa anche la concessione francese rilasciata dall’Arjel per Fulltiltpoker.fr. E’ probabile che il nuovo gruppo operi solo in Europa ed in particolare nei mercati regolamentati come quello transalpino, italiano ed inglese (con la nuova riforma voluta dal Governo britannico). Ma per la sopravvivenza del gruppo, sarà prioritario rimborsare i fondi ai giocatori. Nel caso contrario, difficilmente gli enti regolatori rinnoveranno la licenza ai futuri proprietari dello storico brand.

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Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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