Italiani popolo di gamblers? Senza dubbio le scommesse sportive stanno diventando uno degli hobby preferiti considerando che i nostri connazionali nel 2016 hanno bettato qualcosa come 8,3 miliardi di euro. Naturalmente stiamo parlando di volumi: gran parte di quella somma è ritornata nelle tasche dei nostri connazionali come vincite.
Betting: risorsa fiscale da 132,5 milioni
A godere è senza dubbio il fisco con 132,5 milioni di euro che vanno nelle casse dell'Erario. Ma il 73,7% delle scommesse è sul calcio, vera passione nazionale, almeno da quanto emerge dalla settima edizione del ‘ReportCalcio’, lo studio della FIGC (federcalcio) relativo alla stagione 2015-2016 sviluppato in collaborazione con AREL (Agenzia di Ricerche e Legislazione) e PwC (PricewaterhouseCoopers).
Mercati preferiti
Solo la Serie A attrae il 16,6% delle puntate con oltre 902 milioni di euro (21,8 milioni di gettito), seguita da Serie B (342,6 milioni) e Champions League (311 milioni raccolti). Oltre a queste competizioni, i mercati con maggiore liquidità sono Premier League (270 milioni) ed Euro 2016 (249,6 milioni), oltre a Liga spagnola ed Europa League. Vediamo quali sono i mercati preferiti dagli italiani:
Il calcio garantisce oltre un miliardo al fisco

Il contributo fiscale del calcio italiano è importante. Una media di 1600 gare ufficiali disputate ogni giorno (quasi 600 mila partite l’anno), circa un milione e 400 mila tesserati, ma anche 944,6 milioni di euro di contribuzione fiscale e previdenziale, che diventano 1073,3 milioni prendendo in considerazione anche il gettito erariale derivante dalle scommesse sul calcio: sono numeri significativi quelli pubblicati nella settima edizione del ‘ReportCalcio’.
Alla presentazione sono intervenuti per la FIGC il presidente Carlo Tavecchio, per AREL Enrico Letta, per PwC Emanuele Grasso e per la UEFA il responsabile delle Licenze e del Financial Fair Play Andrea Traverso.