Vai al contenuto

Intervista a "Somfranz": "Giocatore è chi sa di esserlo"

Francesco Labate visto dagli occhi di 'Palo'...Il cash game ha fatto ingresso ormai da un mese sulle poker room italiane, e fra i molti che hanno preso a frequentare i tavoli di poker online c'è anche Francesco “Somfranz” Labate: abbiamo fatto una chiacchierata col coach di PokerMagia per ascoltare le sue prime impressioni, il suo modo di intendere la vita del giocatore e molto altro ancora.

Come già accaduto in passato, avete la possibilità di ascoltare l'intervista integrale a “Somfranz” semplicemente cliccando sul lettore in fondo all'articolo.

1) Hai iniziato con il NL400, non il tuo limite abituale: anche se per ora hai giocato poche mani quali sono le tue impressioni?

“Mi sto divertendo moltissimo, si tratta di un livello che gioco in modo rilassato: non è semplice caricare grosse somme di denaro sulle poker room italiane e non mi piace avere problemi di rebuy, ma mi trovo molto bene anche grazie al software di PokerStars.it. Se il cash game fosse partito qualche anno fa il field sarebbe stato ancora più soft, ma trovo comunque il livello molto semplice: questo se come coach è un brutto segno sul livello medio del poker italiano, dall'altro come giocatore è una buona notizia”.

2) Quali sono le principali differenze fra un buon regular del NL400 e del NL1000?

“Oltre alle capacità tecniche, che servono per entrambi i livelli, incide molto la capacità di adattarsi mentalmente a giocare certe cifre: c'è anche chi sceglie di rimanere al NL400 pur essendo un buon giocatore proprio per questo motivo. Inoltre è determinante saper gestire le situazioni difficili: un giocatore tecnicamente meno abile di un altro ma che gli è superiore in questo aspetto vincerà sempre di più.  L'A game è una chimera difficile da mantenere: a mio avviso sono B game e C game che fanno la differenza, tolti quei pochi al mondo che fanno eccezione”.

3) Quanto credi sia difficile per chi non ha un background come cash player giocare il NL1000?

...al WPT di Venezia vinto da Alessio Isaia...“Premetto che a mio avviso il field medio più duro ora in Italia è proprio il NL400 di PokerStars.it: al NL1000 ci sono pochi buoni giocatori, è battibile. I middle stakes sono quelli in cui è più facile ingolfarsi, con molti regular che non riescono ancora a fare il passo successivo per via del bankroll. Quando sarà più dura anche il giocatore di tornei potrà competere contro i migliori, anche se un  cash player davvero bravo è probabilmente capace di adattarsi alle situazioni in modo superiore, ha una diversa “forma mentis”, incredibilmente elastica e duttile. Il poker è questo, la capacità di adattamento che ti porta a vincere”.

4) Nella tua esperienza di giocatore e di coach, quali credi siano gli aspetti del cash game che più difficilmente si possono insegnare?

“Indipendentemente dall'abilità del singolo, il giocatore deve imparare a camminare, crearsi le fondamenta per poter poi correre. C'è chi potrà farlo meglio o peggio, e così c'è chi giocherà livelli più alti o bassi, ma ciascuno deve scoprire i suoi limiti partendo dalle basi, dalla disciplina. Per chi ha esperienza invece, la consapevolezza che soltanto perdendo ed uscendo dai momenti più duri si diventa giocatori migliori, per poi accorgersi che mai si arriverà a scoprire davvero tutto quello che sta dietro a questo gioco”.

5) Spesso parlando del poker ci si sofferma su aspetti tecnici, qualitativi, ma quanto è importante la quantità per un giocatore?

E' importante, ma personalmente ho sempre cercato di dare più qualità che quantità al mio poker: gioco molto quando mi piace, o ad esempio quando perdo riuscendo comunque a far bene. Chiaramente più si è dei giocatori con qualità medie più bisognerà puntare sulla quantità per guadagnare. Del resto, ho sempre pensato che il poker sia libertà, altrimenti avrei scelto di fare altro: sono io che decido il quando ed il come, tenendo sempre conto che è comunque necessario combattere la varianza”.

...e mentre grinda nel suo studio di Rio de Janeiro

Scopri tutti i bonus di benvenuto

6) Cosa lega il background pokeristico di un Paese alla possibilità che qui nascano giocatori di eccellenza?

“Negli Stati Uniti, penso che  vi siano molti giocatori vincenti perché ci sono molti praticanti, oltre che una cultura legata al poker consolidata. Nei Paesi scandinavi invece il rapporto fra i giocatori forti e quelli complessivi dimostra quanto loro abbiano davvero una marcia in più.  Penso dipenda dalla loro mentalità calcolatrice e razionale.  Noi siamo uno dei fanalini di coda, sia Francia che Spagna per me hanno mostrato di saper produrre più giocatori capaci: parlo di fenomeni, fuoriclasse. Per l'Italia non amo sbilanciarmi su dei nomi, ma credo che fuoriclasse veri possano essere Dario Minieri e pochi in più, con Giacomo “ita.dred” Loccarini che penso sia molto bravo e completo. Gli altri, me compreso, fanno il proprio lavoro”.

7) Perché spesso un giocatore si sente compreso solo da un altro player, e cosa ti fa pensare di qualcuno, lui è un giocatore di poker?

“A questo proposito cito sempre un video dei “Blind Melon”, si chiama “No Rain”: c'è una bambina vestita da ape che esce per strada e tutti ridono di lei, si sente a disagio e fuori dal mondo finché non trova un prato pieno di persone vestite da ape di ogni età, la casa per lei.

Un vero giocatore infine è chi pur avendo perso infinite volte deve comunque pagare le bollette, e il giorno dopo si risiede al tavolo, sapendo che potrà perdere di nuovo. Giocatore è chi ha consapevolezza di esserlo, chi nei momenti duri con una vita normale da gestire ha la forza e la voglia di andare a riprendersi ciò che ha perso. A volte l'immagine che si dà dei giocatori e del poker è mitizzata, distorta. Io ad esempio posso vincere più facilmente a poker che nella vita reale, perché in quest'ultima tutti cercano di ingannare, mentre nel Texas Hold'em tu pensi di poterlo fare ma questo non è possibile. Il poker infatti ha una memoria di ferro, presto o tardi ti presenta il conto: né troppo né poco, ti chiede sempre il giusto”.

E affinché il proprio saldo nel poker sia verde il più possibile, affidarsi all'esperienza di coach come “Somfranz” e gli altri professionisti di PokerMagia è certamente una buona idea.

MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI